Roma, 8 apr. (LaPresse) – Il divorzio tra Movimento 5 Stelle e piattaforma Rousseau ormai è un dato assodato. Secondo quanto apprende LaPresse da fonti interne, anche l’ultimatum lanciato oggi dall’associazione guidata da Gianroberto Casaleggio non ha fatto altro che accelerare un percorso che ha ormai imboccato il tratto conclusivo. I Cinquestelle, però, come confermato di recente anche da quello che sarà presto il nuovo leader, Giuseppe Conte, non rinunceranno al principio fondativo della democrazia diretta. Con tutta probabilità con strumenti ‘in house’, nel senso che non ci saranno proprietà esterna come accaduto finora. Perché ormai la strada sembra tracciata: a occuparsi del Movimento, dei suoi iscritti e delle votazioni online non sarà più Rousseau.

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