Roma, 24 feb. (LaPresse) – “A differenza di quanto riportato da alcuni organi di stampa, vorrei chiarire che l’Ambasciata a Kinshasa è dotata di due vetture blindate, con le quali appunto l’Ambasciatore si spostava in città e per missioni nel Paese, sempre accompagnato da almeno un carabiniere a tutela”. Così il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, nell’informativa urgente alla Camera sulla morte dell’ambasciatore Luca Attanasio e del carabiniere Vittorio Iacovacci, uccisi lunedì mattina nei pressi del parco nazionale di Virunga, in Congo. “Vorrei anche chiarire che Kinshasa e Goma sono distanti circa 2.500 km. L’Ambasciatore e il Carabiniere si sono quindi affidati al Protocollo delle Nazioni Unite, che li ha presi in carico fin da Kinshasa, su un aereo della missione Onu Monusco, per il viaggio fino a Goma” spiega, aggiungendo che “in qualità di Capo Missione, l’Ambasciatore Luca Attanasio aveva piena facoltà di decidere come e dove muoversi all’interno del Paese. La missione si è svolta su invito delle Nazioni Unite. Quindi, anche il percorso in auto si è svolto nel quadro organizzativo predisposto dal Programma Alimentare Mondiale”. “Per questo ho immediatamente chiesto al Pam a Roma e alle Nazioni Unite, interessando direttamente il Segretario Generale Guterres, di fornire un rapporto dettagliato sull’attacco al convoglio del Programma Alimentare Mondiale. Il Vice Segretario Generale per le Operazioni di pace delle Nazioni Unite, Jean-Pierre Lacroix, ha annunciato lo stesso lunedì l’avvio di un’indagine da parte di Monusco, la missione Onu in Repubblica Democratica del Congo”, conclude.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata