L'operazione informatica rivendicata dal gruppo filorusso NoName057

Diversi siti istituzionali italiani, alcune banche e aziende sono finiti nel mirino di un gruppo hacker filorusso che ha ‘sferrato’ un attacco Ddos. Rivendicato dal gruppo hacker filorusso NoName057, l’attacco – spiegano – è la conseguenza delle parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Come operano gli hacker

Di cosa si tratta? In sostanza, il Ddos è un tipo di attacco informatico che tenta di rendere non disponibile un sito web o una risorsa di rete sovraccaricandoli con traffico dannoso e rendendoli di conseguenza inutilizzabili.L’acronimo sta per ‘Distributed Denial-of-Service’: gli hacker sovraccaricano il sito preso di mira con traffico Internet indesiderato, impedendo a quello normale di giungere alla destinazione prevista. L’obiettivo è ingolfare i siti, prendendo di mira server, reti di distribuzione o data center che vengono inondati di false richieste di accesso, a cui non riescono a far fronte. Gli attacchi DDoS sfruttano reti di dispositivi connessi a Internet per negare agli utenti l’accesso a un server o a una risorsa di rete.Durante gli attacchi DDoS le domande fasulle arrivano nello stesso momento da più fonti.

Malware e vulnerabilità

Per sferrare un attacco DDoS, gli hacker utilizzano dei malware o sfruttano le vulnerabilità della sicurezza per infettare in maniera dannosa macchine e dispositivi e assumerne il controllo. Gli attacchi Ddos vengono sferrati utilizzando i ‘botnet, un ‘esercito’ di computer zombie che si collegano contemporaneamente al server da attaccare. Ogni computer infettato diventa in grado di infettarne altri, diffondendo il malware e prendendo parte, di conseguenza, ad attacchi DDoS. Questi bot si accumulano formando eserciti interi che, facendo leva sulla potenza della propria numerosità, amplificano la portata degli attacchi.

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