Dopo che gli Stati Uniti hanno messo al bando l'impresa cinese per timori sulla sicurezza nazionale, Huawei sta preparando il proprio sistema operativo che verrà lanciato questo autunno al più presto e non oltre la primavera del prossimo anno. Lo ha dichiarato Richard Yu Chengdong, responsabile del business consumer dell'azienda, secondo quanto riporta il 'Global Times'. "Il nostro sistema operativo nazionale sarà lanciato in autunno o entro la primavera del 2020. Siamo disposti a continuare a utilizzare i software Google e Microsoft, ma non abbiamo altra scelta" rispetto allo sviluppo del nostro sistema, ha dichiarato Yu in un documento visionato dal giornale. Il manager cinese ha spiegato che si tratterà di un sistema completo utilizzato sia nello smartphone Huawei, sia in Pc, tablet, Tv e automobile, e sarà compatibile con tutte le app Android. Huawei avava già iniziato a lavorare a un proprio sistema operativo temendo una escalation nella guerra commerciale tra Usa e Cina.
L'azienda giapponese Panasonic ha invece smentito lo stop alle forniture dei suoi componenti a Huawei. Nelle scorse ore alcune notizie davano per certa la decisione, che sarebbe stata presa per rispettare il bando degli Stati Uniti nei confronti dell'azienda cinese. Ma secondo il colosso nipponico si tratta di una falsità: Panasonic ha infatti assicurato che continuerà a fornire le suei parti a Huawei, definita un "partner importante".
Intanto il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, ha denunciato con forza le "molestie economiche" da parte degli Stati Uniti contro il gigante delle telecomunicazioni Huawei e ha avvertito che Pechino combatterà "fino alla fine" la guerra commerciale contro Washington. "L'uso da parte degli Stati Uniti del potere dello Stato per esercitare arbitrariamente pressioni su una società privata cinese come Huawei è in genere considerabile una molestia economica", ha detto Wang Yi, secondo una nota diffusa dal suo Ministero. "Questo approccio americano estremamente presuntuoso ed egocentrico non è in grado di ottenere l'approvazione e il sostegno della comunità internazionale", ha affermato ancora il membro del governo di Pechino, mentre i due colossi economici globali devono ancora decidere una data per ripartire con i negoziati commerciali. "Se gli Stati Uniti sono disposti a negoziare su un piano di parità, allora dal lato cinese, la porta è spalancata", ha dichiarato Wang Yi, chiarendo però che "se optano per una politica di massima pressione, la Cina risponderà e combatterà fino alla fine".

