Jannik Sinner vince il Six Kings Slam per il secondo anno consecutivo. L’azzurro ha trionfato in finale contro Carlos Alcaraz (proprio come nel 2024) con il punteggio di 6-2 6-4. Sul cemento di Riad, in Arabia Saudita, l’altoatesino, n°2 del mondo, ha dominato il suo grande rivale in una sfida che, però, purtroppo, non vale per gli scontri diretti ufficiali. Eppure, anche se non guadagna punti in ottica classifica Atp, il fuoriclasse azzurro si aggiudica un maxi premio di sei milioni di dollari, la cifra più alta mai vista in qualsiasi torneo di tennis, Slam compresi.
Delle sei vittorie ottenute contro Alcaraz, questa è solo la seconda per Sinner arrivata senza perdere set dopo quella della semifinale di Pechino nel 2023, in cui aveva concesso ugualmente sette giochi. A completare il podio della rassegna saudita, “sotto” i primi due giocatori al mondo, c’è lo statunitense Taylor Fritz (n°4 al mondo) a cui è bastato vincere un pur lottatissimo primo set al tie-break contro Novak Djokovic (n°5) prima del ritiro del serbo per problemi fisici alla gamba destra.
Il racconto della finale Sinner-Alcaraz
Si presenta più preparato in avvio di match, Sinner, che sfrutta un errore iniziale di Alcaraz e riesce a conquistarsi anche i due successivi punti per le prime tre palle break dell’incontro. Si sveglia dal torpore con un dritto vincente lo spagnolo, che sul 15-40 commette però un doppio fallo sanguinoso.
Ancor più pesante pensando al rendimento di Sinner alla battuta, nel primo set. E anche quando i punti pesano: al servizio sull’1-0 30-30, è freddissimo, prima con un servizio vincente e poi con un ace che consolida il punteggio sul 2-0. Il suo braccio è sempre più sciolto, mentre Alcaraz vede la sua prima di servizio quasi sempre disinnescata dalla profondità e dalla precisione del n°2 al mondo in risposta.
Anche da fondo campo, la sua intensità è maggiore, e quando Alcaraz prova a stare al gioco va in realtà fuori giri. La velocità del campo toglie tempo all’iberico, ancora falloso nel quinto game, con un ultimo rovescio in rete che porta in dote il secondo break di vantaggio a Sinner, sul 4-1 e servizio.
A quel punto del match, lo spagnolo ha appena il 27% dei punti vinti con la prima, statistica che a fine set – quando Sinner lo inchioda sul 6-2 – si ferma al 44%. L’altoatesino, invece, ripete il rendimento già visto al servizio nella semifinale contro Djokovic. L’altro ieri, il primo parziale si era chiuso con l’85% di punti vinti sulla prima, questa volta fa ancora meglio, portando a casa 11 punti su 12 per il 92%.