Il presidente Federtennis: "Un orgoglio la sua passione per il nostro sport"
“Se inviterò il Papa agli Internazionali? Già fatto, gli ho scritto ieri. Se riuscirà a venire già in questa edizione non lo so, mi sembra molto, ma chi lo sa: nella vita succedono anche i miracoli”. Così a LaPresse il presidente della Federtennis, Angelo Binaghi, commentando la passione del nuovo Pontefice per il tennis. “Sapevo che Papa Leone XIV è un grande appassionato di tennis, per noi è un orgoglio. Anche il fatto che abbiamo la nuova sede Fitp in un ex convento agostiniano, a Roma. Lo stiamo ristrutturando. Direi, non una, ma ben due coincidenze”, conclude.
Papa Leone XIV e la passione per lo sport
Il nuovo Papa Leone XIV si è sempre descritto come un “tennista dilettante di tutto rispetto” e si dedica a questo sport nel tempo libero. La sua nomina arriva proprio nel giorno in cui nella Città Eterna si svolgono gli Internazionali d’Italia. “Mi considero un tennista dilettante. Da quando ho lasciato il Perù ho avuto poche occasioni di allenarmi, quindi non vedo l’ora di tornare in campo”, dichiarò in un’intervista rilasciata sul sito augustinianorder.org.
Ieri sera al Foro Italico sono scesi in campo alla Supertennis Arena i due statunitensi Learner Tien e Reilly Opelka, un derby tutto yankee in nome del nuovo papa Leone XIV.
Per chi tifa Leone XIV, a Chicago è ‘derby’ tra Cubs e Sox
E’ derby a Chicago tra le due principali squadre di baseball, i Cubs e i Sox, sulla ‘fede’ sportiva del nuovo Papa, Leone XIV, nativo proprio della grande città dell’Illinois.
L’interrogativo circola nella metropoli, appassionando tifosi e giornalisti che chiedono lumi a quanti conoscono il nuovo Pontefice (al secolo Robert Francis Prevost). “Ho sentito dire che è un tifoso dei Cubs. Che Dio lo benedica e che Dio benedica tutti i tifosi”, ha detto padre Gregory Sakowicz, rettore della cattedrale del Santo Nome di Chicago, citato da Fox News. I Cubs hanno celebrato la notizia pubblicando su un cartellone che campeggia all’esterno del loro stadio il messaggio: “Hey Chicago, è un tifoso dei Cubs”. Ma uno dei fratelli di Prevost, John, parlando con Abc7, ha svelato: “E’ un tifoso dei Sox”.
Passione per attività fisica fin dal 1500
Una impostazione filosofica sul benessere fisico che parte fin dagli inizi del 1500. Da Leone X al nuovo papa Leone XIV, il concetto di attività sportiva ha sempre caratterizzato il pontificato dei Papi che nei secoli hanno scelto come nome di riferimento quello di San Leone Magno, uno dei più importanti e influenti pontefici dei primi secoli cristiani. La passione del nuovo Papa, lo statunitense Robert Prevost per il tennis conferma questa ‘sensibilità’. Risale al 7 gennaio 1521 la prima partita di calcio nei giardini vaticani, giocata nel cortile del Belvedere davanti alla tribuna dove sedeva Leone X così come risulta che Leone XI pontefice d’estrazione toscana non disdegnava passasse il tempo a giocare il “calcio fiorentino”, versione arcaica del football moderno. Ma è nel ventesimo secolo che il rapporto tra pontificato e mondo dello sport ha avuto il suo punto di svolta. Nell’enciclica Rerum Novarum di Papa Leone XIII, pubblicata nel 1891 (cinque anni prima dell’inizio dei Giochi moderni), non si fa riferimento specifico allo sport, ma si sottolinea l’importanza di associazioni per rispondere ai bisogni umani, comprese quelle sportive. In sostanza, l’enciclica, pilastro della dottrina sociale della Chiesa, pone le basi per la crescita di associazioni che promuovano valori come la solidarietà e la collaborazione, aspetti che possono essere applicati anche allo sport.
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