Una doppia finale azzurra per una domenica tutta da vivere e che ‘rischia’ di entrare nella storia. Il tennis italiano continua a regalare gioie ai suoi appassionati. Matteo Berrettini, tra le Alpi svizzere conquista sulla terra rossa di Gstaad la terza finale consecutiva in questo 2022, l’undicesima in carriera ed è pronto ad aggiornare una bacheca dove luccicano già sette trofei, compresi i due vinti quest’anno sull’erba di Stoccarda e del Queen’s. Ma l’appuntamento con la gloria lo ha fissato anche il Next Gen Lorenzo Musetti, che ha centrato l’ingresso alla finale dell’’Hamburg European Open’, torneo Atp 500 sulla terra rossa di Amburgo, la prima in carriera in un circuito maggiore per il ventenne di Carrara. Due perle dunque che fanno brillare l’estate azzurra.Il rischio corso nei quarti con lo spagnolo Martinez è servito a Berrettini per entrare in campo con una dose di determinazione in più, quanto è bastato per piegare in poco meno di un’ora e 20′ l’austriaco Dominic Thiem, numero 274 Atp, con il punteggio di 6-1 6-4 e portare a 12 la serie di partite vinte (miglior striscia in carriera a livello di circuito maggiore). Berrettini, che proprio a Gstaad si aggiudicò il suo primo titolo Atp nell’estate del 2018, ha mostrato il meglio del suo repertorio tra servizi, diritti e volée vincenti che non hanno dato possibilità di replica all’austriaco, in gara con il ranking protetto dopo il lungo stop per il problema al polso. Per il romano ‘soltanto’ 4 ace contro 3 doppi falli ma ad impressionare è stata la percentuale di prime in campo, 67%, con il quale ha ottenuto l’85% dei punti. Un po’ bassa invece la percentuale di punti ottenuti con la seconda (41%) mentre tre su quattro sono state le palle-break salvate. “Oggi è stato il miglior match della settimana: per battere Thiem dovevo giocare il mio miglior tennis. Sono molto soddisfatto”, ha dichiarato l’azzurro che ha approcciato il match con la dovuta energia e senza black out, segno di una condizione di forma e di concentrazione che non è stata minata dalla forzata assenza per Covid che lo ha costretto a saltare il torneo di Winbledon. L’azzurro se la vedrà in finale con il norvegese Casper Ruud (finalista quest’anno a Parigi e Miami) numero 5 del mondo che ha battuto in due set (6-2 6-0) Ramos Vinolas. I due grandi emergenti del circuito, famosi uno per la potenza, l’altro per la consistenza, si sono già incontrati 4 volte con bilancio di 2-2.Pronto a stupire sarà anche Lorenzo Musetti. Nella sua quarta semifinale in carriera (la seconda in un “500” dopo Acapulco 2021), la prima in questa stagione, il numero 62 del ranking Atp, ha battuto 6-3 7-6(3), in un’ora e 54 minuti di partita, l’argentino Francisco Cerundolo, numero 30 della classifica, che la scorsa settimana a Bastad aveva conquistato il suo primo trofeo Atp. L’occasione era troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire e Musetti non l’ha fallita giocando con attenzione e concentrazione, frustrando con precisione chirurgica i tentativi di rimonta del suo avversario, tremando un pochino solo nel finale prima di riprendersi da campione. In un decimo gioco gonfio di tensione il 23enne di Baires, con uno dei suoi micidiali drop-shot, si è procurato la chance del 5 pari ma il suo rovescio si è stampato sul nastro. Poi è stato l’azzurro a sprecare un match-point battendo a sorpresa da sotto, e ad annullare con coraggio una seconda palla-break. Il nastro ne ha regalata una terza a Cerundolo, cancellata da un diritto di Musetti sulla riga: ma sulla quarta palla-break il diritto dell’azzurro è finito in rete (5-5). Ha finito per decidere il tie-break. L’argentino ha provato l’allungo (3-1) ma Musetti ha infilato sei punti di fila chiudendo 7-3, stavolta con un servizio ‘vero’. Niente scherzi e prima finale in carriera raggiunta
Atp Gstaad, Berrettini batte Thiem e vola in finale

Il romano affronta domenica il norvegese Casper Ruud
© Riproduzione Riservata