Il tedesco si è imposto con un doppio 6-4

È Alexander Zverev il primo ‘maestro’ di Torino. Il giocatore tedesco, già oro olimpico in singolare questa estate a Tokyo, chiude un 2021 da sogno trionfando nella prima edizione made in Italy delle Atp Finals. Dopo aver vinto una battaglia di quasi due ore e mezza contro Novak Djokovic in semifinale, Sascha ha domato le resistenze del numero due al mondo, Daniil Medvedev, piegato con un doppio 6-4 in una partita senza storia, ancor più di quanto dica il punteggio finale.

Zverev, che aveva perso nel ‘gruppo rosso’ contro il russo, che si era aggiudicato le ultime cinque sfide, si è preso la rivincita fornendo la miglior versione di sé nel match che più contava, l’ultimo, e dando sempre la sensazione di essere in controllo (il campione uscente non ha mai ottenuto una palla break). Il tedesco è tornato a battere il russo dalle Atp Finals del 2019 diventando l’unico tennista ad aver trionfato in sei tornei nel 2021, da Tokyo 2020 ai Masters 1000 di Madrid e Cincinnati fino ai ‘500’ di Vienna e Acapulco. E’ anche il giocatore ad aver vinto più partite in stagione, 59. Da Wimbledon in avanti, Zverev ha perso appena quattro partite su 36. Una crescita esponenziale che lo pone tra i protagonisti assoluti, magari anche per dare una spallata alla poltrona di Djokovic di numero uno del ranking (a maggior ragione se Nole non dovesse partecipare ai prossimi Australian Open) in vista del 2022. Con l’obiettivo di mettere in bacheca il primo Slam in carriera. “A Londra sono stati anni incredibili, ma per me l’Italia e Torino è il top – ha raccontato il vincitore subito dopo la premiazione – Amo l’Italia, i tifosi sono pazzi per il tennis. Roma è uno dei miei tornei preferiti, ma Torino ha superato le mie aspettative”.

La svolta del primo set arriva già al terzo game, quando Sascha vola sul 40-0 e piazza il primo break al secondo tentativo, complice il nastro ‘amico’. Il numero due al mondo è impreciso al servizio, dall’altra parte della rete il tedesco, in fiducia dopo la battaglia con Novak Djokovic in semifinale, è uno schiacciasassi nei turni di battuta e sfiora un altro break nel quinto gioco. Medvedev si salva non senza fatica, ma alla fine cede 6-4 in un set meno combattuto di quanto dica il punteggio. Nel secondo parziale ci si aspetta la contromossa dello ‘scacchista’ ma Zverev annienta subito le speranze del russo piazzando un altro break già nel primo gioco. Sulle ali dell’entusiasmo Zverev è una sentenza da fondo campo ma mostra un buon feeling anche a rete. Medvedev non riesce a trovare le contromisure per contrastare lo strapotere dell’avversario ma ha un sussulto d’orgoglio nel sesto gioco, che comunque alla fine porta a casa il tedesco. Zverev sale 4-2 e poi 5-3 e va a un passo dal chiudere la partita già nel turno di battuta del russo, che si aggiudica il game ai vantaggi. Ma nulla può nel gioco successivo contro un ‘ingiocabile’ Zverev, che chiude i conti (6-4) con un ace al primo match point utile. Il primo Masters italiano è suo.

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