Quattro settimane di gare, 50 nazioni partecipanti, 1.500 atleti, 4 impianti di gara e 100mila spettatori attesi. Il presidente del Lazio Zingaretti: "Eventi simili sono una promozione importantissima per il territorio nel mondo e devono diventare occasione anche per i cittadini"
Quattro settimane di gare, 50 nazioni partecipanti, 1.500 atleti, 4 impianti di gara e 100mila spettatori attesi. Sono i numeri degli Europei di nuoto che Roma ospiterà dall’11 al 21 agosto. “Sarà un’edizione entusiasmante, con impiantistica e organizzazione d’eccezione. Il Foro Italico tra qualche settimana sarà la città del nuoto”, ha detto Paolo Barelli, presidente della Federazione italiana, in occasione della presentazione in Campidoglio. “Non faccio una previsione sul numero di medaglie, perché da un po’ di tempo non ci azzecchiamo più. Credo però che ci saranno ottimi risultati, i nostri atleti vengono dai grandi successi di Budapest e avranno il supporto del pubblico”, ha aggiunto. All’appello, tra i Paesi, mancano solo Russia e Bielorussia, esclusi dopo l’invasione dell’Ucraina “non per decisione degli organizzatori ma per decisione della federazione internazionale”, ha precisato il numero uno della Fin. Barelli ha poi ricordato che “altri 7mila atleti sono attesi per gli Europei Master (in programma sempre nella Capitale dal 24 agosto al 4 settembre, ndr). Pensiamo che ci sarà un impatto economico molto favorevole”.

La stima degli organizzatori, tra ricavi diretti e indiretti, è di 200 milioni di euro, per un incremento del Pil dell’1,5% per la Regione Lazio, del 2% per l’Area Metropolitana e del 2,2% per il Comune di Roma. “Eventi internazionali come gli Europei di nuoto sono una promozione importantissima per il territorio nel mondo e devono diventare occasione anche per i cittadini. Noi abbiamo supportato la federazione italiana nuoto con 3,5 milioni di euro, per l’evento ma anche per l’impiantistica sul territorio. Dopo questi campionati sono convinto che tanta più gente farà nuoto”, ha rimarcato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
“Il nuoto e gli sport acquatici per Roma sono una cosa importante che affonda le radici nella storia: mi ricordo momenti indimenticabili, tra Olimpiadi, mondiali e gli europei dell’83”, ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, evidenziando il “lavoro di squadra” fatto per portare la rassegna a Roma.

Per la sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali, l’Europeo sarà “un’opportunità per l’economia italiana oltre che per promuovere l’attività sportiva avvicinando tantissime persone ai propri beniamini”. E anche per Vito Cozzoli, presidente di Sport e Salute, “gli ingredienti degli Europei 2022 sono unici: il fascino del nuoto, la grande bellezza di Roma, gli spettatori sulle tribune collegati da ogni parte del mondo”.
Sulla capacità degli azzurri di sorprendere ancora, dopo l’incredibile exploit ai recenti Mondiali di Budapest chiusi al terzo posto del medagliere alle spalle solo di due super potenze come Usa e Cina, non ha dubbi Giovanni Malagò: “C’è un calendario del tutto stravolto, ma il nuoto italiano si è fatto trovare all’altezza della situazione”, le parole del presidente del Coni.

Il più atteso è ovviamente Gregorio Paltrinieri, star anche nelle acque libere dopo l’oro nella 10 km e l’argento nella 5 km a Budapest. “Le quote degli scommettitori? Spero siano leggermente più basse – ha detto sorridendo l’azzurro – ma gli avversari saranno fortissimi, non vorrei sminuire la gara. Quasi tutti i migliori nel fondo sono europei”.
Nel mirino c’è anche il possibile record del mondo nei 1500 stile libero? “Non lo so, io gareggio per vincere, quella è sempre stata la mia priorità”, ha risposto Greg. “Avrò tutto il tifo a favore e questa cosa mi gasa”, ha concluso. “Gareggiare nella vasca del Foro Italico, dove ho nuotato per dieci anni, è la cosa più bella del mondo. Non vedo l’ora di cominciare”. E Roma lo attende.
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