Bagnaia preferirebbe correre l'ultima gara, ma altrove

Diversi i commenti sul possibile annullamento del Gp di Valencia, ultima gara della stagione: “La mia sensazione è chiara, come pilota spagnolo mi piacerebbe fare un Gran Premio in Spagna, e ancor di più in uno dei circuiti che mi piacciono di più e dove c’è sempre una bella atmosfera, ma la situazione è quella che è e prima di tutto dobbiamo aiutare tutte le persone che sono rimaste senza casa, che in questo momento non hanno tetto, cibo, tutto il resto”, ha dichiarato il pilota spagnolo Marc Márquez al quotidiano sportivo AS e Relevo.com.

“Le immagini sono terrificanti; siamo lontani, ma lo abbiamo seguito da vicino e fa molto male vedere le persone in quelle condizioni, e come ‘Dana’ ha colpito Valencia. È completamente privo di senso, per me sarebbe un errore parlarne, quando ci sono persone senza casa, abbiamo perso molti spagnoli, abbiamo perso vite umane Tutte le risorse di cui disponiamo nel nostro Paese devono essere destinate a queste persone. Gli eventi sportivi, gli eventi extra sportivi, restano completamente in secondo piano. Le risorse dovrebbero essere assegnate lì”, ha aggiunto.

E tornando all’ultima gara della stagione “non dico che Valencia vada cancellata, dico che bisognerebbe valutare tutto quello che succede, cosa c’è, quali danni ci sono, quali pro e contro ci sarebbero, ma che ci dovrebbe essere un’altra gara sì o no. Sì. Quest’anno ne sono già state cancellate due, non avrebbe senso terminare il campionato qui, dicendo ‘il campionato finisce qui’. Ci dovrebbe essere un’altra gara da qualche parte”, sottolinea chiaramente Marc Márquez. 

La posizione di Bagnaia: correre, ma altrove

“Annullamento dell’ultima gara? Potrebbe non essere giusto ma non sono io che decido. Aspettiamo, quello che decideranno andrà bene”. Così Pecco Bagnaia, pilota della Ducati ufficiale, alla vigilia del weekend del Gp della Malesia, penultima tappa della stagione, in merito all’ipotesi di cancellazione dell’ultima gara di Valencia, a causa dei danni provocato dalla violenta alluvione. “La gara è un momento di festa e correre tra due settimane a Valencia non è giusto. Ma non sono io che decido, Dorna prenderà la decisione corretta”, ha aggiunto.

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