Juan Pedro Lopez resta in maglia rosa
Gioia e dolore per i colori francesi sul traguardo di Cuneo. Arnaud Demare fa tris in questo Giro d’Italia confermandosi il velocista più forte in gruppo – e sempre più maglia ciclamino – ma la corsa rosa perde a sorpresa uno dei suoi protagonisti, Romain Bardet, che saluta la carovana nelle prime battute della tappa per problemi fisici. Il Giro perde uno dei suoi protagonisti, uno dei più pimpanti sul Blockhaus, in una classifica destinata a cambiare e non di poco nel weekend, che prevede la complessa tappa di Torino sabato e l’arrivo in salita a Cogne domenica. Juan Pedro Lopez si gode ancora un giorno da leader, ma la sua avventura in rosa è destinata a chiudersi verosimilmente nelle prossime ore. Lo spagnolo comunque promette battaglia. “Non so cosa succederà ma darò tutto per tenere la maglia rosa – ha raccontato – Nella prima parte di corsa non siamo andati molto forte. La seconda parte invece è stata durissima, anche a causa del caldo. Sabato sarà una tappa molto diversa, con molte salite tra cui Superga che ho fatto alla Milano-Torino”.
La tredicesima tappa, priva di difficoltà altimetriche a parte il Gpm di terza categoria del Colle di Nava, posto comunque a quasi 100 km dal traguardo, ha riservato in ogni caso un finale al cardiopalma. Merito di Mirko Maestri, Julius van den Berg, Nicolas Prodhomme e Pascal Eenkhoorn, gli avventurosi di giornata, che hanno costretto il gruppo a un forcing imprevisto per una frazione sulla carta tranquilla, percorsa a oltre 45 chilometri orari di media. Le squadre dei velocisti hanno ripreso i quattro fuggitivi proprio sotto lo striscione del traguardo, a 600 metri dall’arrivo. Lì, in uno sprint anomalo, senza veri e propri treni, Demare ha ribadito la propria superiorità in volata, precedendo Phil Bauhaus e Marck Cavendish. “E’ stato molto difficile riprendere la fuga, facevamo i turni per andare forte per ricucire. Tutte le squadre hanno lavorato moltissimo, ogni 20 secondi cambiavamo corridore davanti che dava ritmo. Io a 10 km dall’arrivo mi sono detto ‘ma come riusciamo a ricucire’. Poi c’è stato questo arrivo in falsopiano, molto lungo, è stato davvero faticosissimo – ha raccontato il francese – La maglia ciclamino un obiettivo? E’ chiaro, l’obiettivo è quello di cercare ancora una vittoria. La maglia ciclamino si rafforza però non sono ancora a Verona”. Alberto Dainese dopo il successo di Reggio Emilia è stato il migliore degli italiani piazzandosi al quinto posto, davanti a Simone Consonni. Nella top ten anche Giacomo Nizzolo, ottavo, e Andrea Vendrame, nono. Ora per i velocisti si prospettano due giorni complicati: il Giro infatti riabbraccia le montagne dove gli uomini che vogliono vincere il Trofeo Senza Fine sono chiamati a battere un colpo.
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