Mondiali atletica 2025, argento Palmisano nella 35 km di marcia

Mondiali atletica 2025, argento Palmisano nella 35 km di marcia

Italia subito sul podio a Tokyo

Al via con una medaglia azzurra i Mondiali di atletica 2025 a Tokyo. È l’argento di Antonella Palmisano, seconda nei 35 chilometri di marcia, che si conferma protagonista con l’ennesimo acuto di una carriera straordinaria: per la terza volta in carriera sul podio iridato dopo i due bronzi di Londra 2017 e Budapest 2023, oltre che oro olimpico ai Giochi del 2021 proprio a Tokyo, in quel caso con le gare di marcia a Sapporo, e campionessa europea a Roma 2024. La fuoriclasse pugliese chiude in 2h 42′ 24″ alle spalle della spagnola Maria Perez, di nuovo al successo con 2h 39′ 01″ per ripetere il titolo di due anni fa, in fuga dal 23esimo km prima di attendere l’azzurra all’arrivo, salutarla con un inchino e stringerla nell’abbraccio tra amiche e avversarie.

In una mattinata con il cielo coperto dalle nuvole, ma tanta umidità, ‘Nelly’ riesce a mantenere un margine di sicurezza nei confronti dell’ecuadoriana Paula Milena Torres, bronzo in 2h 42′ 44″ staccando la cinese Peng Li (quarta con 2h 43′ 29″) che l’aveva superata in precedenza. E non finisce qui perché la 34enne tarantina delle Fiamme Gialle tornerà in gara sabato prossimo sulla 20 chilometri.

Nelle venti edizioni dei Mondiali, soltanto altre due azzurre hanno vinto almeno tre medaglie: Fiona May due ori, un argento e un bronzo nel lungo, Antonietta Di Martino un argento e due bronzi nell’alto. All’undicesimo posto Nicole Colombi (2h 51′ 04″), 17esima Eleonora Giorgi (2h 58′ 50″) dopo una sosta di tre minuti e mezzo al 13esimo km per il terzo richiamo ricevuto dai giudici.

Palmisano: “Avevo i crampi ma volevo arrivare al traguardo”

“Contenta di aver portato a casa una medaglia che mi mancava – esulta Antonella Palmisano – e contenta anche che abbia vinto Maria Perez. Al suo cambio di ritmo non ci sono stata, ma posso dire ancora la mia. Il bello dello sport è anche questo, ho trovato in lei un’amica vera, mi ha ridato la motivazione dopo la delusione dell’anno scorso e ci siamo anche allenate insieme. Negli ultimi dodici chilometri ho avuto crampi costanti a ogni giro di boa, ai piedi e alle gambe. Ho anche pensato di fermarmi, ma continuavo a ripetermi che non poteva essere come Parigi e nonostante tutto ho voluto arrivare al traguardo. È bello vedere gente in questo stadio, che avevo trovato vuoto ai Giochi. Quella dei 35 km è una sfida che era nata per gioco, con il mio marito-coach Lorenzo Dessi, e sono felice anche per lui”.

La prova maschile: Orsoni ottavo

Nella prova maschile sui 35 km di marcia si comporta bene Riccardo Orsoni che coglie l’ottava posizione: è un piazzamento da ‘finalista’ in 2h 31′ 39″ per il 25enne cremonese, quarto degli europei al traguardo, mentre viene squalificato Teodorico Caporaso e si ritira Matteo Giupponi con il rammarico per l’assenza del primatista mondiale Massimo Stano a causa di un recente infortunio. Oro al canadese Evan Dunfee in 2h 28′ 22″, già due volte bronzo iridato della 50 km, davanti al brasiliano Caio Bonfim (2h 28′ 55″) e al giapponese Hayato Katsuki (2h 29′ 16″) accolto dal boato del pubblico allo Stadio Nazionale. 

Le altre gare

Pass nel peso per Leonardo Fabbri (20,95) che tornerà in pedana in finale alle 14.10 italiane, out Nick Ponzio (20,34) e Zane Weir (19,89). Batteria ok per la staffetta 4×400 mista (Edoardo Scotti, Anna Polinari, Vladimir Aceti, Alice Mangione) avanti con 3:11.20: finale alle 15.20. Eliminata in qualificazione la discobola Daisy Osakue con 58,56.

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