Il lungo inseguimento verso la migliore condizione di forma possibile è terminato
Dopo un’annata agonistica corsa tutta in salita sul crinale dell’incertezza e funestata da una serie di problemi fisici che non gli hanno dato tregua, Marcell Jacobs prova a rimettersi i panni del supereroe con cui stregò le notti olimpiche di Tokyo. Il lungo inseguimento verso la migliore condizione di forma possibile è terminato, e ora dopo settimane di allenamenti e sedute di fisioterapia e viaggi in Germania per curare posture e lombosciatalgie, l’azzurro è chiamato sulla pista iridata di Budapest a dissipare ogni dubbio sulle sue reali condizioni fisiche.
La prima giornata del Mondiale di atletica prevede infatti le batterie di 100 metri. Jacobs è atteso ai blocchi di partenza alle 19.43. Servirà capire le prime sensazioni per poi provare a spostare l’attenzione sul giorno seguente (domenica 20 agosto) per le semifinali (ore 16.35) e per l’atto conclusivo (ore 19.10). Jacobs insegue l’unico alloro che manca alla sua gloriosa carriera, dopo aver vinto due ori olimpici, un titolo europeo e due titoli in sala, tra mondiale ed europeo. L’auspicio è che possa essere davvero competitivo nell’evento più importante dell’anno e sfidare dunque la sorte e riemergere come fece agli Europei di Monaco quando si impose sui 100 dopo non aver modo di presentarsi alla semifinale dei Mondiali.”C’è tanta curiosità anche da parte mia, non ho avuto modo di testare quello che potrò fare. Lo scopriremo domani. Non è stato un periodo molto facile. Ho cercato di fare il possibile per essere qui. Avere un po’ di fiducia verso l’anno prossimo è importante. Cercherò di divertirmi il più possibile”, ha dichiarato Jacobs alla vigilia del primo turno di qualificazione. L’azzurro non intende risparmiare le energie, nè presentarsi in pista con il freno a mano tirato: “Nelle batterie, darò subito il 110%. Devo capire qual è la situazione e la mia forma. Dopo un periodo di stop ho bisogno di sentire certe sensazioni che da troppo tempo non provo e capire a che punto sono”, ha aggiunto. “Avrò altri due turni per capire. Certamente, se vedo che la prima batteria va in un certo modo, posso anche pensare di risparmiare qualcosa e non spingere troppo”, ha spiegato il due volte campione olimpico.
“Supera te stesso e supererai il mondo” è quanto ha scritto in uno degli ultimi suoi post sul proprio account Instagram nel quale ha pubblicato una serie di video che lo ritraggono impegnato in una serie di partenze sui blocchi. La forma sembra essere ritrovata, l’umore è quello giusto per potersi rimettere in corsa e sfidare gli agguerriti rivali, a partire dagli statunitensi. A Eugene 2022 fu Usa-pigliatutto, con Fred Kerley oro, Bracy e Bromell sul podio, ma il texano è l’unico dei tre in gara a Budapest, assieme a Noah Lyles, che aspira alla doppietta 100-200, (l’ultimo a assicurarsela fu Usain Bolt nel 2015), Christian Coleman (oro di Doha) e Cravont Charleston. In Ungheria il britannico Zharnel Hughes si presenta con il crono più veloce dell’anno (9″83). A completare il team UK, Reece Prescod e il 31enne Amo-Dadzie. La Giamaica presenta giovani di belle speranze dato che il più vecchio dei quattro papabili per tre posti ha 22 anni, Ackeem Blake, Oblique Seville, Ryiem Forde e Rohan Watson. Senza riscontri nelle ultime settimane Jacobs (una sola gara sui 100 all’aperto, il settimo posto a Parigi in 10″21), che avrà come compagno di avventura in azzurro il campione italiano ed europeo indoor Samuele Ceccarelli.L’Italia nella prima giornata schiererà 22 azzurri, tra cui il campione olimpico della marcia Massimo Stano, nonchè iridato della 35 km), che da Piazzale degli Eroi, uno dei simboli della capitale ungherese, andrà a caccia dell’oro iridato nella 20 km.
Il campione pugliese non si nasconde , dichiara di essere al massimo della condizione e non cerca alibi. “Punto all’oro”. In attesa del campione olimpico dell’alto Gianmarco Tamberi, capitano ambizioso a caccia da domenica prossima dell’unico alloro che manca al suo glorioso palmares, c’è nella prima giornata di gare speranza azzurra di medaglia anche nel peso. In pedana Zane Weir (fresco di 22,15 metri) e Leonardo Fabbri, rispettivamente oro europeo indoor e vincitore del Golden Gala di Firenze, alla ricerca del 21,40 metri che qualifica direttamente per la finale in programma nella serata. Il primo giorno di gare vedrà anche scendere in pedana anche un’altra stella azzurra, la lunghista Larissa Iapichino, impegnata con il turno di qualificazione. E’ reduce da una stagione di alto profilo, con tre vittorie consecutive in Diamond League (Firenze, Stoccolma, Montecarlo) e l’oro agli Europei U23: 6,80 metri è la cifra del pass diretto, oppure, servirà mantenere un posto tra le dodici. L’Italia c’è e sognare in grande non è vietato.
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