L'ex allenatrice e dt della ginnastica ritmica azzurra è stata al centro dell'inchiesta sui presunti maltrattamenti e abusi contro alcune ex atlete della nazionale

Tre mesi di squalifica, questa la sanzione patteggiata dalla ex allenatrice e dt della ginnastica ritmica azzurra Emanuela Maccarani, nel cosiddetto processo bis seguito all’emergere dei nuovi fatti dall’inchiesta di Monza sui presunti maltrattamenti e abusi contro alcune ex farfalle della nazionale.

A Maccarani era contestata la violazione “dell’art. 2, commi 1 e 3, del Regolamento di Giustizia e Disciplina Fgi, anche in relazione all’art. 2 del Codice di Comportamento Sportivo Coni ed all’art. 7 del Codice Etico Fgi”, si legge nel dispositivo pubblicato sul sito della Federazione. L’informazione è stata trasmessa alla Procura Generale dello Sport.

Nell’ambito dello stesso filone, 15 giorni di sospensione anche per l’ex presidente della Federginnastica Gherardo Tecchi per la violazione degli stessi articoli del codice. Anche in questo caso si tratta di patteggiamento.

Il licenziamento

Maccarani non è più direttrice tecnica dal 26 marzo scorso. “È stata votata una scelta all’unanimità del consiglio federale della Fgi per una risoluzione di contratto anticipata. Si chiude un ciclo dopo 30 anni di gestione tecnica, un unicum nello sport e gli attuali consiglieri e il sottoscritto avevano deciso che questo ciclo fosse esaurito. Bisogna ringraziare Emanuela Maccarani per tutti i suoi successi, guardando al futuro con ottimismo e fiducia e nuova energia”, aveva dichiarato il presidente della Federginnastica Andrea Facci.

La replica di Maccarani

“L’ho saputo dai social e parallelamente mi è arrivata la lettera di licenziamento dalla federazione senza nessun preavviso telefonico o verbale da parte del presidente che ho anche avuto modo di incontrare venerdì scorso l’ultima volta. Dove appunto palesava la possibilità per la direzione tecnica ma assolutamente non mi aveva detto nulla per quanto riguardava la questione della squadra”, aveva detto a LaPresse la 58enne di Milano dopo aver saputo la notizia della sua rimozione dal ruoto di dt e allenatrice delle Farfalle.

Le indagini su maltrattamenti e abusi

Le indagini si sono concentrate sui presunti maltrattamenti e abusi psicologici, in particolare sui divieti di consumare cibo e bevande, i continui controlli sul peso e le umiliazioni subite dalle due giovani, allora minorenni.

Il 14 novembre 2024 le ex ginnaste erano state sentite in Procura dopo le rivelazioni finite sulla stampa: lì hanno confermato il quadro di abusi e umiliazioni di cui sarebbero state vittime, sottolineando in particolare il rigido sistema di regole e di controllo a cui erano sottoposte. Da qui la decisione della procura di indagare sul quadro dei presunti maltrattamenti che sarebbero emersi, dal divieto di mangiare e bere alla continua ossessione per il peso fino a vere e proprie umiliazioni.

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