Sconfitta per i Kansas City Chiefs che non riescono a portare a casa il tris

Il Super Bowl 2025 di New Orleans, ultimo atto del campionato Nfl, non ha deluso le aspettative di pubblico e appassionati. Un risultato a sorpresa, un fuoriprogramma nello show dell’intervallo, i ‘buu’ a Taylor Swift che Donald Trump – primo presidente in carica ad assistere all’atto finale dell’Nfl – non ha mancato di sottolineare e rivendicare. Insomma, tutti gli ingredienti necessari per rendere l’evento unico. 

La vittoria a sorpresa degli Eagles 

Sul campo, contro ogni pronostico, si sono imposti i Philadelphia Eagles, che hanno negato il tris consecutivo alla favorita Kansas City vincendo 40-22. Per la franchigia della Pennsylvania, che già a metà gara era avanti 24-0, si tratta della rivincita della finale persa nel 2023 e del secondo Super Bowl nella storia.

I fischi a Taylor Swift

Tanti i vip che hanno assistito all’evento sportivo più seguito dell’anno, a cominciare da Taylor Swift, fidanzata di Travis Kelce, stella dei Chiefs. Per la coppia più celebre degli Stati Uniti non c’è stato l’atteso lieto fine, anzi la popstar è stata ricoperta di ‘buu’ e fischi dai sostenitori degli Eagles quando è stata inquadrata dalle telecamere. Un comportamento che non è sfuggito al presidente degli Stati Uniti, a sua volta presente sugli spalti, che in passato ha avuto più di un contrasto con la cantante, aperta sostenitrice di Kamala Harris nella campagna presidenziale.

Il post di Trump: “Il Maga non perdona”

“L’unica persona che ha avuto una serata peggiore dei Kansas City Chiefs è Taylor Swift – ha sottolineato Trump, applaudito dal pubblico del Superdome al momento dell’esecuzione dell’inno nazionale, in un post sul social ‘Truth’ – E’ stata fischiata dallo stadio, Maga non perdona”.

Lo show di Kendrick Lamar nell’half time del Super Bowl

L’altro protagonista indiscusso della serata è stato Kendrick Lamar, primo rapper a vincere il premio Pulitzer, che nello show di 13 minuti durante l’intervallo ha nuovamente attaccato il rivale Drake, accusato di pedofilia. Nel suo spettacolo, a favore del movimento Black Lives Matter (alcuni ballerini neri hanno allestito una coreografia a forma di bandiera americana), è stato inserito anche l’attore Samuel L. Jackson, nei panni dello ‘zio Sam’, simbolo dell’America patriottica.

Il fuoriprogramma: l’uomo con le bandiere di Sudan e Palestina

Tra gli ospiti a sorpresa sul palco anche l’ex tennista Serena Williams, che ha mandato un messaggio di solidarietà a Swift dopo i fischi ricevuti. Non è mancato infine un fuoriprogramma inatteso: nel corso dello show un uomo ha sventolato una bandiera combinata del Sudan e della Palestina con la scritta ‘Gaza’ e ‘Sudan’. L’individuo è stato fermato immediatamente dalla sicurezza durante l’esibizione di Lamar. “Le forze dell’ordine stanno lavorando per determinare le accuse applicabili in questo incidente”, si legge in una dichiarazione della polizia di New Orleans.

La Nfl ha confermato che la persona faceva parte del cast dei 400 performer impiegati nell’halftime show. “L’individuo sarà bandito a vita da tutti gli stadi ed eventi della Nfl”, ha affermato in una nota il portavoce della National Football League Brian McCarthy. L’uomo – in tuta nera – ha sventolato la bandiera mentre si trovava in piedi sul cofano di un’auto usata come oggetto di scena durante lo show di Lamar. Il manifestante “ha nascosto l’oggetto e lo ha mostrato verso la fine dello spettacolo”, ha chiarito la Nfl aggiungendo che “nessuna persona coinvolta nella produzione era a conoscenza delle intenzioni dell’invidivuo”. La Roc Nation, la società che ha organizzato lo spettacolo, ha chiarito che l’atto “non era né pianificato né faceva parte della produzione e non ha mai fatto parte di nessuna prova”. 

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