Il trionfo olimpico di Alice D'Amato ha radici lontane: inizia dai caruggi di Genova
Dalla danza alla ginnastica, un percorso in simbiosi con la sorella gemella Asia fin da bambina. Il trionfo olimpico di Alice D’Amato ha radici lontane: inizia dai caruggi di Genova, all’età di 7 anni, con la Società Ginnastica Andrea Doria, e prosegue a Brescia, dove si trasferisce a 12 anni per allenarsi alla Brixia, guidata da Enrico Casella, Marco Campodonico e Monica Bergamelli.
Quest’ultima, che ha disputato tre Olimpiadi da atleta e due da allenatrice, ha gareggiato al fianco di Vanessa Ferrari vincendo l’oro europeo a Squadre a Volos nel 2006. I successi arrivano presto, dal 2015, così come gli infortuni che condizionano tutta la sua carriera. Prima al ginocchio e poi alla caviglia, che ne limitano il rendimento senza smussare il talento.
Un successo dedicato alla sorella Asia
Il supporto della sorella Asia, con cui condivide anche il tatuaggio dei cerchi olimpici dietro la schiena, subito sotto il collo, le permette di superare ogni avversità. Ogni successo che conquista una viene dedicato all’altra, e viceversa. In queste Olimpiadi Asia non è in gara, a causa della rottura del legamento crociato rimediata a maggio agli Europei di Rimini.
Il suo sogno olimpico è sfumato, ma Alice, classe 2003 che predilige come attrezzo le parallele asimmetriche e si è ritrovata tra le mani un oro nella trave, lo ha realizzato anche per lei. E per il padre Massimo, vigile del fuoco, scomparso nel 2022, poco dopo aver visto le due figlie laurearsi campionesse d’Europa a Monaco nel concorso a squadre. “Dopo tutto quello che abbiamo passato siamo riusciti ad andare avanti – ha commentato a caldo Asia – E’ giusto che si sia presa anche una medaglia individuale, quindi io sono super fiera e orgogliosa di lei e non vedo l’ora di abbracciarla”. Sempre insieme, nelle gioie e nelle avversità. Ora anche con un oro olimpico da condividere.
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