La storia di David Odiase, terza linea del Colorno

“La vita è molto breve, nasci oggi ma puoi morire domani. Bisogna concederla subito la cittadinanza, ad ogni persona e non aspettare. Il tempo non è eterno. E’ giusto che qualcuno indipendentemente da dove venga la ottenga se nasce in Italia, se poi vuole tornare nel proprio Paese deve essere lui a decidere perchè altrimenti si sta obbligando una persona a stare qui solo per i documenti”. E’ lo sfogo di David Odiase, rugbista terza linea del Colorno, 18 anni compiuti lo scorso gennaio, nato a Crema da genitori nigeriani. Più piccolo di tre fratelli, deve ancora avviare le pratiche per la cittadinanza. “Non ho ancora fatto richiesta perché ho due fratelli più grandi. Ad uno i termini sono scaduti, l’altro ha avviato la pratica ma è ancora in attesa – racconta a LaPresse -. Ci sono dei cavilli burocratici dovuti al fatto che abbiamo cambiato più volte residenza qui e non è stata fatta la registrazione del cambio di domicilio. Per questo non mi sono ancora mosso, se non la danno a mio fratello non la daranno neanche a me”.Odiase è convocato con la nazionale Under 18 per uno stage in Inghilterra ma rischia di non partire: “Non è facile – confessa -. La mia domanda è stata fatta per andare in Inghilterra, mi ha aiutato anche la società ma abbiamo avuto difficoltà, bisogna solo incrociare le dita e sperare che la accettino. Questa cosa mi dà molto fastidio”. Chi va invece in Inghilterra sarà Francois Carlo Rey, anche lui del Colorno, suo compagno in Accademia, sudafricano nato in Italia a Parma. Lui la cittadinanza l’ha ottenuta ma dopo una lunga trafila. “Non bisogna per forza fare qualcosa nello sport per ottenere la cittadinanza – evidenzia Rey -. Spetta a tutti, se si è multietnici si è anche più uniti e si potrebbe così togliere un po’ di razzismo nel Paese”. 

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