Il racconto del dirigente dell'Hellas
"E' folle che nel 2017 succedano ancora certe cose". Luca Toni ha raccontato gli attimi di paura vissuti oggi pomeriggio ad Avellino. Un gruppo di persone ha accerchiato e danneggiato l'auto sulla quale viaggiavano l'ex attaccante, il presidente gialloblù Maurizio Setti, il direttore operativo Francesco Barresi, e un'altra persona, diretti allo stadio per assistere al match contro la formazione irpina. "Eravamo in macchina, in coda per andare allo stadio. Ci siamo fermati ad una rotonda", ha spiegato Toni in un video pubblicato sul sito ufficiale dell'Hellas. "Il presidente aveva una sciarpa del Verona, anche se non credo ci abbiano riconosciuto. Sono arrivati incontro 10-15 persone con la sciarpa dell'Avellino, ci hanno accerchiato, hanno dato calci e pugni alle macchine, uno con un calcio ha spaccato il vetro davanti al presidente. Siamo riusciti a scappare via, è stato bravo il mio amico alla guida". "La cosa che sinceramente mi ha dato più fastidio è che a dieci metri c'erano i vigili. Si sono voltati e non hanno detto niente", ha sottolineato Toni. "Ci è andata bene. Sono episodi da condannare, questi non sono tifosi, sono persone che cercavano forse i tifosi ospiti, qualcuno con cui sfogarsi. Qualcuno ha lanciato una birra e per fortuna ha colpito il presidente alla pancia, e non alla testa". "E' folle che nel 2017 succedano ancora queste cose", ha aggiunto l'ex nazionale azzurro. "Poteva succedere ovunque ma la cosa grave è che ci siano dei vigili che si sono girati, li ho visti con i miei occhi. In 22 anni di carriera non mi è mai successo niente del genere, mi è presa molta paura".
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