Sofia Goggia, sulla quale erano state riposte le speranze azzurre, non è andata oltre il decimo posto

Tanto per scompaginare subito i pronostici, la prima gara dei mondiali di St. Moritz, il SuperG femminile, non è andata come tutti avevano immaginato. Perché non ha vinto Lindsey Vonn, che è uscita a metà gara; perché ha sostanzialmente deluso Lara Gut, medaglia di bronzo, reginetta di casa e grande favorita; perché non ha tagliato il traguardo la detentrice, Anna Fenninger, sposata Veith; perché Tina Weirather si è fatta battere e beffare dall'austriaca Nicole Schmidhofer, la sorpresona della giornata, medaglia d'oro, miracolata dalla finestra di bel tempo che ha reso la pista – tecnica e insidiosa – per qualche minuto 'visibile'. E poi perché Sofia Goggia, sulla quale erano state riposte le speranze azzurre, tenuto conto di cosa aveva fatto fino adesso, non è andata oltre il decimo posto, "condizionata dalla pressione e dall'emozione", come ha candidamente ammesso. Meglio di lei si è comportata Elena Curtoni, quinta, che se non avesse sbagliato nell'ultima curva probabilmente sarebbe salita sul podio, e Federica Brignone, giunta ottava. Polvere di stelle.

RISCATTO. Se Weirather è parzialmente giustificata dalla frattura alla mano rimediata a Plan de Corones, che sicuramente non l'ha agevolata nella discesa, Gut e Vonn non hanno alibi. "Di testa ci sono, con le gambe non ancora", ha ammesso la statunitense, quasi rassegnata a un ruolo di secondo piano. Ma le fuoriclasse si vedono nei momenti difficili e presto per la bella Lindsey ci sarà la possibilità di rimediare. Come anche per la Goggia urge un immediato riscatto: "Mi sono creata da sola un condizionamento psicologico. E' la prima volta che succede: nonostante sia un fallimento, devo imparare a gestire meglio certe situazioni", l'analisi logica di una discesa illogica, brutto esordio svizzero. Il rilancio è legato al Gigante, la sedimentazione della delusione servirà per ricaricare le batterie e voltare subito pagina. "Pensavo di poter fare bene ma la medaglia d'oro no, onestamente non l'avevo considerata", il graffite dell'austriaca Schmidhofer, che non ha mai vinto in Coppa del Mondo e che al massimo aveva messo insieme due podi a Cortina, nel 2013 e 2014. Cose che capitano, sì: una volta nella vita…
 

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