Londra (Regno Unito), 30 ott. (LaPresse/Reuters) – L’ex numero uno della Fifa Sepp Blatter ha respinto le proteste presentate dai principali sponsor sostenendo che sono state politicamente motivate e presentate su richiesta degli Stati Uniti. Blatter è stato sospeso dalla Fifa nell’ambito di un’inchiesta su corruzione, riciclaggio di denaro e frode. Inizialmente il 79enne dirigente avrebbe dovuto restare in carica fino al prossimo anno, nonostante gli arresti di alcuni importanti dirigenti della Fifa, fino a quando un gruppo di importanti sponsor gli ha espressamente chiesto di andarsene. Blatter è stato sospeso un paio di giorni più tardi.
“Sono aziende americane“, ha detto Blatter in un’intervista al ‘Financial Times’ riferendosi a sponsor come Coca-Cola, McDonald, Visa, la Budweiser, prodotta dalla Anheuser-Busch InBev. “Le altre società non hanno detto nulla. Si è abbastanza intelligenti per fare il collegamento tra le aziende americane e l’inchiesta americana. Non ho bisogno di sottolineare altro”. L’intervista al ‘Financial Times’ è la seconda data da Blatter questa settimana dopo quella concessa all’agenzia di stampa russa Tass, nella quale lo svizzero ha rivelato che c’era un’intesa per assegnare i Mondiali 2018 alla Russia e l’edizione 2022 agli Stati Uniti. Il piano è crollato, secondo Blatter, nel momento in cui Platini ha cambiato idea e sostenuto il Qatar per il Mondiale 2022, sotto la pressione dell’allora presidente della Francia Nicolas Sarkozy. Secondo l’ex presidente Fifa, l’indagine partita dalle autorità americane è un risultato diretto della sconfitta degli Usa nella corsa al Mondiale 2022.
Fonte Reuters – Traduzione LaPresse
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