di Antonio Martelli
Torino, 23 ott. (LaPresse) – Pavel Nedved nuovo vicepresidente, un fatturato record di 348 milioni di euro, con un utile d’esercizio di 2,3 milioni. Ci sarebbero tutti i presupposti per celebrare in pompa magna la trionfale stagione 2015, ma a tenere banco in casa Juve è l’inizio deludente di questo campionato con un 14° posto in classifica che lo stesso presidente Andrea Agnelli definisce “inaccettabile”. Parole che sono subito sembrate come una ‘stoccata’ al tecnico Allegri e alla squadra, tanto che nel pomeriggio il presidente si è sentito in dovere di chiarire che “chiunque lavora alla Juventus, dal presidente al magazziniere, deve sapere e avere la consapevolezza che il 14° posto è inaccettabile”. Anche l’ad Beppe Marotta, chiamato spesso in causa nel corso degli interventi dei piccoli azionisti, ha chiarito il concetto. “Abbiamo rinnovato il 50% della rosa, abbassando l’età media. Abbiamo agito cercando di ottenere il massimo da quello che il mercato poteva offrire. Ma non dobbiamo fermarci e anche quest’anno dobbiamo partecipare a tutte le competizioni con l’obiettivo di vincere”, ha detto.
Sulla questione dell’impiego a singhiozzo di Dybala, il fiore all’occhiello del mercato estivo, Marotta ha detto: “Allegri sceglie l’undici che va in campo, non c’è alcun dualismo tra Dybala e Allegri e né tra la Juve e Allegri”. Il dg bianconero in mattinata è poi ‘scivolato’ definendo Hernanes “non un fenomeno” per poi correggersi nel pomeriggio parlando di una “opportunità di mercato, l’Inter lo aveva messo sul mercato e noi cercavamo un giocatore proprio con quelle caratteristiche”. Marotta ha poi garantito una “Juve sempre attenta alle opportunità che offre il mercato. Berardi lo stiamo monitorando e con il Sassuolo ci sono ottimi rapporti. Cuadrado ha manifestato il piacere di stare con noi e di proseguire in futuro, vedremo poi al momento opportuno con il Chelsea ma è molto probabile una buona conclusione”.
Come ogni anno l’Assemblea degli azionisti è anche l’occasione per il presidente Agnelli di fare un punto della situazione sullo stato di salute del calcio italiano e non solo. Le inchieste che negli ultimi mesi hanno toccato anche i più alti vertici della Fifa, non hanno lasciato indifferente il numero 1 bianconero tanto più ora che con il suo incarico all’ECA è entrato a far parte del Comitato esecutivo dell’Uefa. “Serve un cambiamento nella governance nel calcio mondiale e nazionale – ha detto Agnelli – per permettere di riacquistare credibilità. Il calcio deve tornare al centro di questo mondo, servono risposte credibili e persone credibili”. Sulla vicenda che ha toccato Michel Platini, candidato alla presidenza Fifa, il presidente bianconero ha chiesto “un giudizio veloce fino al Tas in modo da poter andare avanti con le procedure dell’elezione del nuovo presidente della Fifa”. Guardando agli affari di casa nostra, Agnelli è tornato a sollecitare le istituzioni calcistiche Figc e Lega. “La sfida per le società è non essere eccessivamente dipendenti dai ricavi dalle competizioni internazionali. Da lì si capisce se un club va nella giusta direzione. Il nostro obiettivo è attestarci su un livello di fatturato di 300 milioni senza competizioni internazionali. Per questo sono necessarie riforme per favorire la competitività dei club: dalla sicurezza negli stadi, alla riforma dei campionati con l’introduzione delle seconde squadre”, ha spiegato.
Nel frattempo la Juve si gode i risultati ottimi in termini di ricavi, con un bilancio tornato in utile dopo cinque anni e il progetto di sviluppo dell’area Continassa dove sorgerà la nuova sede e il nuovo centro tecnico che la proiettano verso un futuro roseo. La novità in ottica di riassetto societario è la nomina di Nedved a vicepresidente. “Pavel ha avuto una crescita costante, oggi è un uomo che ha piena consapevolezza delle varie attività che si svolgono nella società”, ha spiegato il presidente Agnelli. “Dopo questo triennio potrà scegliere quale sarà il suo percorso, anche in seno ad organismi internazionali o come la presidenza della federazione della Repubblica Ceca“, ha aggiunto Agnelli. “Grazie al presidente e alla società che mi hanno dato la fiducia di poter continuare la mia esperienza in uno dei più grandi club al mondo. E’ un onore”, ha detto Nedved. “Abbiamo vinto dei titoli, siamo tornati in Europa come spetta alla Juve. Sono carico per difendere i nostri colori e pronti a ripresentarci nelle prossime finali europee”, ha concluso con la sua proverbiale grinta l’ex Pallone d’Oro.

