Parigi (Francia), 19 ott. (LaPresse/PA) – Il presidente dell’Uefa Michel Platini trova “vergognoso” il modo in cui è stato “infangato” e insiste sul fatto che è “l’unico che può garantire alla Fifa di tornare ancora una volta la casa del calcio“. L’attuale numero 1 del calcio europeo è stato sospeso per 90 giorni da tutte le attività a causa dell’inchiesta su un pagamento di circa 2 milioni di euro effettuato nei suoi confronti dalla Fifa per un lavoro svolto dieci anni prima. Un terremoto che rischia di mettere in discussione le sue speranze di diventare l’erede di Sepp Blatter alla presidenza della Fifa. In un’intervista al quotidiano francese Le Monde, Platini si difende così: “Sono stato sospeso per tre mesi, ma ciò che mi infastidisce di più è di essere considerato alla stregua di altri. Trovo vergognoso essere trascinato nel fango così”.
“Per il resto, i miei avvocati seguiranno le procedure della Fifa e andranno alla Corte di arbitrato per lo Sport, se necessario“, aggiunge. Sul caso del pagamento ricevuto dalla Fifa, Le Roi spiega: “La storia può sembrare sorprendente, ma nel 1998, mentre ero presidente del Comitato organizzatore della Coppa del Mondo, si doveva eleggere un nuovo presidente Fifa. A Singapore Blatter vuole vedermi nella sua stanza e su indicazione dell’ex presidente Havelange mi propone di diventare segretario generale con lui presidente. Solo che a me non interessava”. “Sto organizzando Coppa del Mondo. Non mi vedo in quella posizione. Blatter allora mi disse: ‘io mi presenterò, ma ho bisogno di te. Ci vediamo tra due mesi”, spiega ancora Platini. E quindi si arriva all’accordo economico per la sua collaborazione. “Mi ha chiesto di diventare un suo consigliere, così ci siamo messi d’accordo. ‘Quanto vuoi?’, chiese Blatter. Io risposi, ‘1 milione’. ‘Di che cosa? Rubli, libri, dollari?’, mi disse. All’epoca non c’era ancora l’euro. Lui rispose, ‘OK, 1 milione di franchi svizzeri all’anno'”.
Platini è quindi tornato ad accusare Blatter di volerlo “uccidere” politicamente, ma mantiene anora “un po’ di affetto” per il 79enne drigente svizzero. “Ammiravo la sua politica,” ha detto l’ex Pallone d’Oro sempre a Le Monde. “Aveva un molto fascino e posso dire che in qualche modo ero stregato. Anche se mi vuole uccidere politicamente, ho ancora un po’ di affetto per quello che abbiamo vissuto insieme”, dichiara Platini. Sulla possibilità di concorrere comunque per la presidenza della Fifa, anche se la sospensione scade solo pochi giorni prima il termine ultimo per formalizzare la candidatura, l’ex capitano della Francia ribadisce: “Io sono l’unico che può garantire alla Fifa di tornare ancora una volta la casa del calcio. Ma, ogni volta che mi avvicino al sole, come Icaro, brucia ovunque”.
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