Milano, 14 ott. (LaPresse) – “La Juventus è stata sempre una grande rivale. Quella partita è stata importante perché erano i miei primi gol in maglia nerazzurra. Dall’altra parte giocava un certo Platini, quindi c’erano abbastanza motivazioni. Il giorno dopo la partita si scherzava sul prefisso telefonico di Milano, 4-0 anziché 0-2. È stata una gara bellissima, c’era un’atmosfera straordinaria a San Siro. Siamo partiti bene e abbiamo fatto una prestazione eccezionale”. Lo ha detto Karl-Heinz Rummenigge, presidente del Consiglio di Amministrazione del Bayern Monaco ed ex attaccante dell’Inter, ricordando una sua storica doppietta alla Juventus dell’11 novembre 1984. Quattro a zero, il risultato finale. L’Inter e i tifosi nerazzurri hanno sempre avuto nei confronti di Rummenigge parole di grande stima. “Ho sempre avuto un rapporto molto bello con gli interisti. Mi dispiace non aver vinto un titolo importante in nerazzurro – dichiara – perché i tifosi lo avrebbero meritato. Mi hanno dato una lezione di grande umanità. Quando mi capita di tornare a Milano sento ancora il loro affetto. Lo scorso settembre ho festeggiato il mio compleanno a Crotone e anche lì ho trovato tanti interisti ad accogliermi. Impossibile dimenticare, c’è un rapporto fantastico”.
L’ex attaccante dell’Inter è ancora in contatto con alcuni suoi ex compagni dell’epoca. “Sì, ogni tanto sì. Ho visto Walter Zenga e mi fa piacere sia diventato un allenatore di qualità. Ho sentito anche ‘Spillo’ (Altobelli, ndr). Seguo molto anche Andrea Mandorlini, perché mi capita spesso di incontrare Luca Toni, che mi racconta di come va in Italia. Poi ho un rapporto molto buono anche con l’ex presidente Pellegrini, che ho visto a Berlino in occasione della finale di Champions League”, spiega. Passando all’attualità, Rummenigge parla dell’Inter di Mancini che sta prendendo forma. “La mia speranza è che l’Inter faccia bene, perché negli ultimi anni i risultati non sono stati positivi. Mancini merita grande rispetto, ha fatto un ottimo lavoro con la squadra. Abbiamo affrontato l’Inter durante la tournée in Cina e già lì si era notato che è una squadra competitiva, in grado anche di vincere lo scudetto”, prosegue Rummenigge.
Parlando di attaccanti, Rummenigge viene chiesto di Icardi, Perisic, Jovetic e Palacio. “Icardi probabilmente è quello che segna di più. Ma la cosa importante è che quest’anno l’Inter sia messa meglio sul piano dei singoli rispetto alle ultime stagioni. Quest’anno ci sono in rosa giocatori che sono in grado di fare la differenza ogni partita e questo è un fatto positivo per la squadra”, dice Kalle. Infine capitolo Bayern Monaco, che domina in Bundesliga e punta alla finale di Champions League nella ‘sua’ Milano. “È troppo presto per sognare, siamo solo alla terza partita della fase a gironi. Abbiamo una bella squadra e finora abbiamo dimostrato di poter fare bene ma la vera Champions League inizia agli ottavi, quindi speriamo di raggiungere la fase a eliminazione diretta. Ovviamente sarebbe bello giocare la finale a San Siro”, conclude Rummenigge.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata