Roma, 12 ott. (LaPresse) – “Serve un chiarimento a 360 gradi”. Così Giancarlo Abete, vicepresidente della Uefa ed ex presidente della Figc, ha commentato lo scandalo Fifa che ha investito Joseph Blatter e che vede coinvolto anche il numero uno della Uefa Michel Platini. “L’incontro di giovedì” con il comitato esecutivo e i 54 presidenti federali “è un passaggio molto importante. Al di là delle problematiche legate a Blatter e Platini c’è un problema più grande che riguarda la gestione della Fifa. Ne sapremo di più”, ha spiegato ai microfoni di ‘La politica nel pallone’ su Gr Parlamento. “Ci vorrà grande attenzione sui fatti e su come si sono svolti. Attendiamo tutte le indagini e i chiarimenti necessari sia sull’inchiesta giudiziaria che su quella sportiva”.
“Mi sembra che le cose siano state fatte con notevole celerità”, ha osservato ancora Abete. “Un ‘disegno’ per fare fuori il francese? Difficile pensare che Platini, se avesse avuto una situazione di così grande disagio, potesse tenere un atteggiamento così dialettico negli ultimi anni nei confronti di Blatter. A livello di buonsenso – ha aggiunto – chi ha una situazione di forte dipendenza verso altri soggetti non sono quelli che dissotterranno le asce di guerra. Per questo – ha proseguito Abete – il chiarimento va effettuato a 360 gradi, perché in qualche modo è poco comprensibile una situazione di conflitto così forte se il soggetto è sotto schiaffo rispetto ad un altro soggetto, come Platini nei confronti di Blatter. Serve una ricostruzione organica sul rapporto contrattuale e sulle somme che sono state erogate”.
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