Napoli, 20 set. (LaPresse) E’ Napoli show nel posticipo serale della quarta giornata di Serie A. I partenopei hanno travolto 5-0 la Lazio al San Paolo grazie ai gol di Higuain (doppietta), Allan ed Insigne con una prestazione sontuosa, che segue la manita rifilata al Bruges in Europa League. Gara deludente per i biancocelesti, che creano pochissimo e non riescono a reggere l’intensità e la grande qualità in avanti degli azzurri, trascinati da un ‘Pipita’ a tratti immarcabile.
Nelle formazioni iniziali Sarri si affida al tridente Insigne-Higuain-Callejon, mentre Pioli lancia Matri e Keita supportato da Mauri (negativa la sua prestazione). Passano cinque minuti e Higuain impegna Marchetti con un tocco di punta; al 7′ lampo Lazio con Keita che si divora lo 0-1 calciando alto da pochi passi. Al 14′ sblocca Higuain, che che riceve palla al limite dell’area, si gira evitando Hoedt e calcia nell’angolino alla destra di Marchetti. Il Napoli è padrone del campo, la Lazio è troppo timida e al 35′ arriva il raddoppio: super filtrante di Insigne e Allan non sbaglia a tu per tu con il portiere. A fine parziale il fantasista ex Pescara sfiora la gioia personale con un tiro deviato che finisce alto.
Nella ripresa entrano Felipe Anderson e Milinkovic-Savic, ma dopo appena due minuti c’è la grande azione di Higuain che calcia da dentro l’area: miracolo di Marchetti, Insigne insacca nella respinta. Dopo un’ora di gioco ancora l’ex Real protagonista; scatta su lancio di Hysaj, scappa ad Hoedt e sigla il 4-0. Ma la sinfonia Napoli non finisce qui: a dieci dal termine filtrante di Allan e Gabbiadini (entrato al posto di Higuain) batte il portiere avversario in uscita. Nel recupero Reina mura Keita e Milinkovic-Savic centra l’incrocio dei pali su calcio d’angolo. Con questa vittoria il Napoli si porta a cinque punti in classifica ma se Sarri confermerà la concretezza sottoporta e la solidità difensiva mostrate nelle ultime due gare i partenopei potrebbero davvero dire la loro anche nella lotta al titolo. Ko pesante per Pioli, che ha paga una condizione fisica imperfetta e un gioco poco fluido, dovuto anche all’assenza di Candreva e al periodo no di Felipe Anderson.
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