Firenze, 21 ago. (LaPresse) – “Il Catania è una ferita aperta. Qualsiasi nostra società che manca al patto di lealtà e di rispetto nei confronti del calcio rappresenta una ferita che sia grande o piccola, ed è una ferita ampliata evidentemente dal fatto che inevitabilmente paga una città ed una tifoseria che è un elemento che io non sottovaluto ma in questo momento per il ruolo che ricopro e per le mie profonde convinzioni il dato che deve emergere è il livello della sanzione nei confronti di chi delinque sportivamente e non soltanto sportivamente”. Così Andrea Abodi, presidente della Legai Serie B, a margine della conferenza stampa di presentazione della stagione arbitrale a Coverciano. “Questo non mi fa sottovalutare la sofferenza degli appassionati e dei tifosi, che rispetto, e che devono sentirsi traditi loro stessi per primi. Quindi dopo un momento di smarrimento credo che anche per loro sia arrivato il momento di ricominciare e voltare pagina”, ha aggiunto.

“La mia reazione non è stata di fronte ad una proposta del procuratore federale che rispetto e ringrazio, come ringrazio tutti gli organi di giustizia che in questo agosto che molti passano in vacanza, lo stanno trascorrendo lavorando, dato che terrei a sottolineare”, ha proseguito Abodi. “Io mi sono espresso dopo un’indiscrezione giornalistica – ha dichiarato – secondo me su questi temi bisogna avere il massimo della discrezione. Il fatto che qualche giornalista abbia delle notizie prima che diventino pubbliche non mi piace moltissimo, al di là della capacità di interpretare da parte di giornalisti molto in gamba e che evidentemente conoscono le dinamiche”.

“Magari in questo caso non si è trattato di quella che viene chiamata fra virgolette una soffiata ma una interpretazione di quello che sarebbe poi successo. Dopodiché credo che altrettanto nel rispetto dei ruoli comunque bisogna salvaguardare la nostra comunità e sentivo il dovere di prendere una posizione. Adesso che le decisioni sono ufficiali sento il dovere di accettarle comunque siano state valutate da questo primo grado, ce ne saranno degli altri”, ha detto ancora. “Noi abbiamo solo una grandissima voglia di ricominciare a giocare, per questo dico che il prossimo 25 agosto sarà la giornata della svolta con anche qualche novità. Abbiamo la volontà di ricominciare a testa alta, con la schiena dritta, consapevoli che un manipolo di delinquenti non può certamente determinare un giudizio collettivo su una comunità che ha dimostrato di aver capito quali siano le regole e come si sta al gioco”, ha concluso Abodi.

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