Catania, 23 giu. (LaPresse) – E’ di sette persone arrestate, tra cui il presidente del Catania Calcio, Antonino Pulvirenti, l’amministratore delegato Pablo Cosentino e l’ex direttore sportivo Daniele Delli Carri il bilancio di un’operazione eseguita dalla polizia. Gli investigatori ritengono che siano state comprate almeno cinque partite per permettere alla squadra di vincere e restare in serie B. I sette arrestati sono agli arresti domiciliari.
Le indagini sono state condotte dalla Digos di Catania, su ordine della procura, con l’ausilio degli agenti della Digos di Roma, Chieti e Campobasso. Le sette persone finite ai domiciliari sono ritenute responsabili di frode in competizioni sportive e di truffe, finalizzate a influire sul risultato delle partite e di alterare gli esiti dei match in cui era impegnato il Catania. Sono state eseguite numerose perquisizioni.
Sarebbero almeno cinque le partite truccate riguardanti la serie B e riguarderebbero i match giocati con il Catania contro Varese, Trapani, Latina, Tenana e Livorno. “Almeno cinque partite, forse sei sono state truccate con somme di denaro versate a giocatori – spiega il procuratore di Catania Giovanni Salvi -. Ci sono altre persone indagate, ma non faremo i nomi”.
Si tratta di partite giocate tra aprile e maggio: Varese-Catania 0-3, Catania- Trapani 4-1, Latina-Catania 1-2, Catania-Ternana 2-0 e Catania-Livorno 1-1. Gli inquirenti hanno dei forti sospetti anche su un altro match, Catania-Avellino, terminato 1-0 per il club etneo.
Sospetti nati dalla partita contro il Varese -. “Gli arresti sono arrivati dopo un’indagine molto complessa e nata da una denuncia dello stesso Catania”. ha spiegato ancora il dirigente della Questura Antonella Paglialunga-. I sospetti sono nati prima della partita con il Varese (che il Catania vinse) ma lo schema era sempre lo stesso. Tutto partiva dal presidente Pulvirenti che dava avvio al tentativo di combine con l’agente di scommesse online Giovanni Impellizzeri. A quel punto – spiega Paglialunga – si attivava uno schema di combine grazie all’altro agente Piero di Luzio prima della consegna del denaro ai giocatori per truccare le partite”.
Operazione i treni del gol. Anche il nome dell’operazione di polizia, ‘I treni del gol’ non è casuale. Infatti nel linguaggio delle combine i treni erano le partite da truccare mentre gli orari dei treni rappresentavano i numeri dei giocatori ‘comprati’ per alterare i match.
Indagato anche Lo Monaco di Messina-. Nell’inchiesta che riguarda le partite alterate dal Catania,oltre ai sette arresti, risultano diverse persone indagate. Come ha spiegato in conferenza stampa il procuratore di Catania Giovanni Salvi le persone coinvolte sono il proprietario del Messina Pietro Lo Monaco, l’ad Alessandro Failla e i giocatori Alessandro Bernardini (Livorno) Riccardo Fiamozzi(Varese),Antonio Daì (Trapani) e Matteo Bruscagin (Latina). Non sono indagati giocatori del Catania.
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