Roma, 10 giu. (LaPresse) – Perquisita la sede della Federcalcio a Roma da parte degli agenti della digos nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla procura di Napoli. Tra gli indagati figura il presidente della Lazio, patron della Salernitana e consigliere Federale Claudio Lotito. Sentito anche il presidente della Figc Tavecchio. Secondo quanto riferisce il legale di Lotito, in questo momento sono ancora in corso delle perquisizioni nell’ufficio del patron biancoceleste nella sede della Figc, in via Allegri a Roma.
Gli agenti della Digos sono arrivato nella sede dela Figc intorno alle 9.30 di questa mattina per iniziare una serie di perquisizioni in vari uffici. Dopo qualche ora, un agente è uscito per caricare in auto una borsa piena di documenti e ha poi fatto rientro negli uffici della Figc. In questo momento nella sede della Federazione è presente anche il presidente Carlo Tavecchio, mentre non c’è Lotito. L’inchiesta condotta dalla Procura di Napoli è scaturito da una serie di telefonate registrate tra Lotito e il dirigente dell’Ischia Pino Iodice, consegnate da quest’ultimo agli inquirenti.
In quelle telefonate, rese pubbliche lo scorso 13 febbraio ma risalenti al 28 gennaio, Lotito rivolgendosi a Iodice definì il presidente della Lega Maurizio Beretta uno che non conta “zero”. Quindi le ormai celebri dichiarazioni sulla possibile promozione di Carpi e Frosinone, poi effettivamente avvenuta. “Una può salire, ma se mi porti due squadre che non valgono un c… Tra due o tre anni non abbiamo più una lira – diceva Lotito – Quando vado a vendere i diritti televisivi che mi hanno portato 1,2 miliardi grazie alla mia bravura per essere riuscito a mettere d’accordo Sky e Mediaset, tra tre anni se abbiamo Frosinone o Latina chi c… se li compra i diritti? Non sanno manco che esistono Frosinone o Carpi. Non se lo pongono neanche il problema”. Il dirigente dell’Ischia, Iodice, ha poi rivelato di essere in possesso di “altri documenti che attestano come Claudio Lotito mi abbia minacciato, in caso di mancato appoggio all’attuale governance, di togliere i finanziamenti che ci spettano”.
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