Di Andrea Capello
Roma, 5 giu. (LaPresse) – Vincendo il mondiale 2014 ha abbandonato definitivamente lo status di giovane promessa passando a quella di bella realtà. Giovane (è nata nel luglio 1991, ndr), solare nella vita di tutti i giorni ma spietata in pedana. La spadista siciliana Rossella Fiamingo è una delle grandi stelle del movimento schermistico italiano. Su di lei l’Italia punta molto per il futuro e la catanese non si tira indietro. Dall’europeo al via a Montreux in Svizzera passando per il mondiale di luglio a Mosca fino alle prossime Olimpiadi di Rio. Rossella vuole tutto e si racconta a LaPresse in un’intervista a 360 gradi alla vigilia dei campionati continentali dove sabato sarà in pedana nell’individuale.
D: Come si avvicina a questa estate che la vedrà impegnata ai campionati Europei prima ed ai Mondiali, dove deve difendere il titolo di campionessa in carica, poi?
R: Un obiettivo alla volta. Innanzitutto non ho mai vinto una medaglia europea e ci tengo molto a fare bene sia nell’individuale che nella gara a squadre con le mie compagne poi penseremo al mondiale. Sono due gare importantissime per il punteggio che danno nella graduatoria per la qualificazione olimpica.
D: A proposito di Olimpiadi, pensa di più a Londra 2012 dove sfiorò il podio o è già proiettata verso Rio 2016?
R: Penso decisamente più a Rio perché a Londra mi mette tristezza. Da un lato ho un ricordo bello perché mi sono divertita dall’altro quello sportivo è brutto perché ho sfiorato la medaglia e quello mi fa male. Comunque ricordarlo mi sprona a non commettere gli stessi errori. Per quanto riguarda Rio, Giochi a parte, è la mia città preferita, ci vado ogni anno per una gara di coppa del mondo e ci vivrei. E’ il mio habitat naturale.
D: La sua Catania è terra di schermidori. Quali sono i motivi di questa continua crescita di talenti etnei?
R: C’è una cultura della scherma da tantissimi anni. Io vivo a casa, studio qui ed il mio maestro Gianni Sperlinga è catanese. Non ho mai pensato di andare fuori. Se c’è il rischio invece che lui emigri all’estero come altri maestri italiani? No, è impossibile, non lo farebbe mai.
D: Molti suoi colleghi sportivi hanno partecipato a dei ‘Reality Show’ lei lo farebbe?
R: Sì, ma dipende da che tipo di reality ed in che periodo. L’unico possibile sarebbe forse l’anno post olimpico. La mia priorità resta comunque di essere famosa come campionessa sportiva piuttosto che quella che ha fatto i reality. Seguire le orme di altri Azzurri della scherma a ‘Ballando con le Stelle’? No, e neanche l’Isola dei Famosi mi ispira. Se devo scegliere, visto che amo viaggiare direi ‘Pechino Express’. Quello è un programma che mi piace.
D: Da bambina ha studiato pianoforte. Come questo l’ha aiutata nella sua carriera sportiva?
R: Il piano mi ha aiutato e mi aiuta molto. Quando torno dalle gare che magari non sono andate come volevo suonarlo mi aiuta a distendermi mentre farlo prima delle gare mi rilassa mentalmente e mi aiuta anche a sciogliere le dita esercitandomi tramite la scala musicale.
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