Amalfi, 4 giu. (LaPresse) – “E’ stata una cena informale, piacevole. Ci siamo parlati e conosciuti. Se ci siamo piaciuti? Io ho sempre portato rispetto anche quando ero dall’altra parte”. Così Sinisa Mihajlovic, da Amalfi dove è stato premiato in occasione di ‘Football Leader’ come tecnico dell’anno, chiarisce sull’incontro di ieri ad Arcore con Silvio Berlusconi e Adriano Galliani. Il passo decisivo verso la panchina rossonera, anche se manca ancora l’ufficialità. “Se mi sento pronto? Mi sentivo pronto anche l’anno scorso e due anni fa, io mi sento sempre pronto”, spiega il serbo ai microfoni di Sky Sport. Quella di allenare il Milan, prosegue, “è una sfida che mi potrebbe piacere. E’ facile essere amato in una squadra dove hai giocato, la sfida più grande e convincere degli scettici”, chiarisce l’ex tecnico della Sampdoria, al quale viene ricordato quando diceva ‘che non avrebbe mai allenato i rossoneri’.
“Non so cosa succederà ma oggi non ho bisogno di nemici. Mi rendo conto di aver cambiato modo di pensare e ragionare. Quando uno ha 20-30 anni pensa in maniera diversa di quando ne ha 50”. Mihajlovic è stato anche accostato al Napoli: “Una cosa è dire che una società è interessata, e se questo è vero mi fa piacere. Un’altra – aggiunge – è dire che un allenatore ha firmato. Leggere questo mi è spiaciuto, così si manca di rispetto. Avevo un contratto con la Sampdoria e non ho parlato con nessuno. C’è stato qualche contatto ma non sono mai stato vicino”. “Se sarò l’allenatore dei rossoneri? Non lo so, non è una domanda da rivolgere a me”, sottolinea il serbo. “Dipendesse da me, avrei allenato il Milan e altre big anche 10 anni fa. Dipende da altre persone, la domanda va rivolta a loro”. Sulla crisi del Milan di oggi, commenta: “Il livello si è abbassato in tutte le squadre, tra le rose di 15 anni fa e di oggi c’è un po’ di differenza, non è un problema solo del Milan ma di tutto il calcio italiano in generale”. “Se sarà un Milan ‘italiano’? Risponderò se sarò l’allenatore, non ho la palla di vetro”, taglia corto Mihajlovic in conclusione.
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