Rio de Janeiro (Brasile), 3 giu. (LaPresse/Reuters) – L’indagine dell’Fbi sulla corruzione interna alla Fifa coprirà anche la procedura di assegnazione dei Mondiali 2018 alla Russia e dei Mondiali 2022 al Qatar. Lo ha fatto sapere un funzionario statunitense a Reuters. L’indagine sull’assegnazione dei Mondiali a Russia e Qatar farebbe parte dell’inchiesta più ampia dell’Fbi nei confronti di numerosi funzionari della Fifa accusati di corruzione. E’ quanto riferisce una fonte anonima all’agenzia Reuters. Fino ad oggi, le autorità statunitensi stavano indaganti soltanto sulla maxi corruzione da 150 milioni di dollari. Erano state solo le autorità svizzere ad aver annunciato una inchiesta penale sull’assegnazione dei Mondiali 2018 e 2022. Russia e Qatar fino ad ora hanno negato qualsiasi illecito nelle loro candidatore.

Su richiesta delle autorità americane, invece, l’Interpol ha diffuso un avviso per due ex responsabili della Fifa, Jack Warner e Nicolas Leoz, e per quattro manager aziendali. L’organizzazione internazionale della polizia criminale ha emesso degli ‘avvisi rossi‘, che richiedono di cercare e catturare una persona su mandato di un’autorità giudiziaria di un altro Paese.

Jack Warner, ex presidente della federazione calcistica di America centrale e Caraibi, e Nicolas Leoz, responsabile per la federazione dell’America latina, sono ricercati dall’Interpol assieme a Alejadro Burzaco, Jose Margulies, Hugo e Mariano Jinkis. Questi quattro manager sono accusati dalla magistratura degli Stati Uniti per un giro di tangenti legate alla promozione del calcio e ai diritti televisivi per trasmettere le partite.

Ministro dello sport sudafricano: “Mai pagate tangenti”. “Il pagamento fatto era per un programma approvato (dalla Fifa, ndr). Non erano mazzette”. Così Fikile Mbalula, ministro dello Sport del Sudafrica, replica in una conferenza stampa a Johannesburg alle accuse di corruzione per ottenere l’organizzazione dei Mondiali del 2010. “Il nostro obiettivo è poter rispondere alle accuse sollevate contro il nostro governo e i cittadini. Neghiamo di aver corrotto una persona per garantire l’organizzazione dei Mondiali”, ha aggiunto il ministro. “Rigettiamo le accuse di aver pagato tangenti e l’attuale governo non era al corrente di quei 10 milioni. Il pagamento non è avvenuto attraverso il comitato locale”, ha ribadito Mbalula. Il ministro ha infine spiegato di aver “parlato anche con il leader del governo di allora, mi è stato ribadito che quella non era una tangente”.


Zico apre alla candidatura. Il brasiliano Zico ha espresso il desiderio di correre per la presidenza della Fifa, dopo la scossa delle dimissioni di Sepp Blatter.

“La mia vita è sempre stata nel mondo del calcio – ha detto il 62enne, ex Udinese e nazionale carioca -. E’ una passione. Non ho ancora alcun supporto, ma posso correre” per la presidenza “della Fifa. E’ solo un’idea, per ora … Ma chi lo sa?”.

Fonte Reuters – Traduzione LaPresse

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