Napoli, 31 mag. (LaPresse) – Lazio in Paradiso, Napoli in Purgatorio, se non all’Inferno. Dopo aver rischiato di finire malamente una stagione brillante con il ko nella finale di Coppa Italia e quello nel derby della Capitale la squadra di Pioli conquista meritatamente l’accesso ai preliminari di Champions League. Nello spareggio del San Paolo i biancocelesti avevano a disposizione due risultati su tre. Al termine di una gara spettacolare, dove hanno toccato il cielo con un dito nel primo tempo e rischiato di affondare prima di rinascere dalle proprie ceneri come la fenice nel secondo, i laziali portano a casa una vittoria che certifica il valore di un gruppo forgiato da un allenatore dal profilo basso ma dal valore altissimo. Finisce nel peggior modo possibile invece l’avventura partenopea di Rafa Benitez. Il suo Napoli incostante fallisce l’obiettivo Champions e si ritrova addirittura quinto ed in Europa League. Un ko pesantissimo non solo dal punto di vista sportivo ma anche da quello finanziario. Ora alcuni big potrebbero decidere di lasciare il Vesuvio ed il nuovo condottiero dei partenopei (Mihajlovic?) si troverà la strada in salita fin dall’inizio.

Le due squadre saltano a piè pari la fase di studio dandosi battaglia a viso aperto fin dai primissimi minuti. L’equilibrio rischia di spezzarsi al 12′ quando Marchetti sfiora l’harakiri mancando la presa su un sinistro senza troppe pretese di Higuain. Il portiere laziale riesce comunque a salvarsi anticipando di un soffio Hamsik. Quando spinge la formazione di Benitez mette in difficoltà quella di Pioli ed a metà tempo Callejon si divora letteralmente il vantaggio. Higuain illumina per lo spagnolo che, a tu per tu con Marchetti, calcia fuori di un soffio. Scampato il pericolo la Lazio si getta avanti. Alla mezzora Andujar sbaglia un’uscita facendo correre un brivido ai suoi ma è Parolo, tre minuti dopo, a zittire il San Paolo. Il centrocampista scaglia una conclusione dalla distanza che, complice una leggera deviazione di Inler, si insacca nella porta partenopea. Il Napoli sbanda e la Lazio affonda nel recupero. Lancio in verticale di Lulic nel corridoio giusto per Candreva che trafigge Andujar per la seconda volta.

Al rientro in campo gli ospiti sembrano avere saldamente in campo la partita ma è solo un’illusione. Al decimo infatti il Napoli torna in corsa con il morso di Higuain. L’argentino è il terminale perfetto per insaccare da pochi passi un’azione iniziata da Hamsik e finita da Callejon. I ‘tre tenori’ riportano così i campani in corsa ed il San Paolo torna a crederci mentre la Lazio accusa il colpo. Nel giro di un amen sono De Vrij, salvataggio sulla linea, prima e Marchetti, parata su Callejon, poi a tenere a galla la barca laziale. Il tilt biancoceleste diventa ancora più lampante quando il già ammonito Parolo commette un fallo ingenuo su David Lopez lasciando i suoi in dieci con poco meno di mezzora sul cronometro. Passano due minuti ed il Napoli pareggia: Mertens salta Mauricio e serve Higuain che in area stoppa la sfera e conclude trafiggendo Marchetti. La Lazio sembra sul punto di affogare ma a lanciargli una ciambella di salvataggio ci pensa Ghoulam. L’esterno algerino colleziona due cartellini gialli nel giro di quattro minuti ristabilendo la parità numerica in campo.

Poco importa perché la partita ormai è girata e quando Rocchi assegna un contestato calcio di rigore per fallo di Lulic su Maggio il sorpasso sembra cosa fatta. Il ‘Pipita’ però tira incredibilmente alto. Il Napoli si getta ancora più in avanti alla ricerca del gol che vorrebbe dire qualificazione Champions ma l’ennesimo ribaltone è dietro l’angolo. L’eroe biancoceleste è l’appena entrato Onazi che si trova il pallone fra i piedi dopo una precisa scivolata di Maggio per anticipare Ledesma. Il nigeriano è glaciale e fredda Andujar segnando in maniera definitiva la partita più pazza dell’anno. Il sigillo finale è dell’uomo simbolo Klose che di testa fa volare l’Aquila alta nel cielo stellato, quello della Champions League.

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