Dall’inviato Attilio Celeghini

Sestriere (Torino), 30 mag. (LaPresse) – Tutti ad attendere l’impresa finale di Alberto Contador, lungo la ‘salita degli indiani’ del Colle delle Finestre. Ed invece è spuntato ancora una volta Fabio Aru. A 24 ore dall’assolo di Cervinia, il sardo della Astana si regala la doppietta trionfando per distacco anche a Sestriere, nell’ultima vera fatica del Giro d’Italia 2015, epilogo dei 199 km scattati da Saint Vincent. Un successo che conferma la ‘rinascita’ di Aru dopo le sofferenze vissute nei giorni scorsi, ma che non basta a sfilare la maglia rosa al ‘Pistolero’, atteso domani dall’incoronazione di Milano nella frazione finale. Eppure non è stata una giornata facile per Contador, apparso in grandi difficoltà sulla salita del Colle tanto che per alcuni attimi è sembrato che i giochi per la leadership finale potessero riaprirsi. Ma il ‘tesoretto’ accumulato dallo spagnolo negli ultimi giorni era rassicurante e la maglia rosa ha gestito con intelligenza quello che probabilmente è stato il suo momento più difficile nel Giro. Il capitano della Tinkoff Saxo blinda il trionfo ma vede sfumare l’obiettivo di aggiudicarsi almeno una tappa in questa edizione. E che tappa: un’impresa sulla Cima Coppi di questa edizione arricchito di sfumature epiche il dominio di Contador, ma non ha fatto i conti con la fame di rivalsa di Aru.

Il ‘tamburino’ precede il canadese Ryder Hesjedal (Cannondale-Garmin) di 18″ e il duo Rigoberto Uran (Etixx-QuickStep) -Mikel Landa (Astana), giunti a 24″. Contador taglia il traguardo con un ritardo di 2’25”, ininfluente ai fini della graduatoria generale. La cronaca. Dopo circa 36 km allungano in nove: Berard, Bandiera, Boem, Saramotins, Ulissi, Izagirre, Berlato, Busato e Zakarin. E’ Boem il primo a tagliare il traguardo volante di Venaria Reale, davanti a Bandiera. Dopo i primi 100 km, i battistrada vantano un vantaggio sugli inseguitori di oltre due minuti. Al traguardo volante di Susa è ancora Boem ad aggiudicarsi lo sprint su Bandiera. Ci si avvia verso la temibile salita del Colle delle Finestre: i nove hanno solo più 40″ di vantaggio sulla maglia rosa, segnale che Contador sta pensando a mettere la firma sulla tappa. Si stacca Berlato, mentre dal gruppo maglia rosa parte Buongiorno. Gradualmente i fuggitivi vengono ripresi, ad eccezione del battistrada Berlato e, a 20″, Zakarin ed Izaguirre. Li insegue Bongiorno.

Il russo della Katusha va a riprendere il calabrese della Bardiani e si porta al comando. Dietro, gran lavoro della Astana – Tiralongo, Cataldo, Sanchez – nel tentativo di ‘isolare’ Contador. Zakarin incrementa il vantaggio, sulle sue tracce si porta Stefano Pirazzi. Il gruppo maglia rosa insegue a oltre 50″, distacco che aumenta ad oltre 1 minuto quando mancano 40 km al traguardo. Dal gruppo maglia rosa partono Kruijswijk e Kangert: c’è anche Aru, seppure attardato. Zakarin giunge sullo sterrato, ai -35: inseguono, a 1’25”, Pirazzi, Kangert, Aru, Landa, Hesjedal, Uran, Contador, Intxausti e Kruijswijk. Tre km dopo, si scuote Landa: lo spagnolo della Astana stacca il gruppo maglia rosa e si getta a caccia del battistrada: Contador accenna ad una reazione, ma rinuncia in fretta. Landa concretizza la sua splendida azione agganciando Zakarin e portandosi in testa, mentre dietro il ‘Pistolero’ vive il suo momento più difficile: il leader del Giro appare in netta difficoltà e manca della brillantezza che lo ha accompagnato finora. Come spesso accaduto in questa edizione della corsa, non è scortato da compagni della Tinkoff Saxo che possono accorrere in aiuto. C’è lo sprint vincente di Landa sul Gpm, cima Coppi 2015 (2178 metri), davanti a Zakarin. A seguire, Hesjedal, Uran ed Aru. Contador scollina con un ritardo di 1’25” dal connazionale della Astana. A 20 km dal traguardo Kruijswijk raggiunge Aru, Hesjedal e Uran, che hanno un ritardo di oltre 40′ sul duo di testa Zakarin e Landa. Deve combattere solo contro tutti – è proprio il caso di dirlo – Contador, che viene raggiunto da Kangert ed insegue a 1’30”. La buona notizia per il ‘Pistolero’, intelligente nel non perdere la testa e gestire bene il ritardo, è che il peggio è ormai alle spalle: il progetto di centrare la prima vittoria di tappa, però, è ormai sfumato.

Inizia l’ultima salita, quella che porta all’epilogo di Sestriere: 10 km all’arrivo, Landa e Zakarin hanno oltre 30″ di vantaggio. Il duo di battistrada viene agguantato dagli inseguitori Aru, Uran, Hesjedal e Kruijswijk: i sei al comando hanno oltre 50″ sulla maglia rosa. Sarà la selezione degli ultimi km a decidere chi, in questo gruppo, si giocherà il successo di tappa. Il primo ad arrendersi è Zakarin, che si stacca ai -5,6. Landa ed Aru si alternano nei cambi, ai -2 scatta il sardo, che si libera di Uran ed Hesjedal. E’ il volo finale verso la vittoria. Contador si appiccica indelebilmente sulla pelle il rosa, ma Sestriere è azzurra grazie alla nuova impresa del corridore di San Gavino Monreale: non più solamente una promessa per il futuro, ma uno splendido presente.

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