Milano, 3 apr. (LaPresse) – “Certo che ci tornerei. È l’unico posto dove mi piacerebbe tornare”. E’ la confessione dell’allenatore del Real Madrid Carlo Ancelotti, in collegamento da Madrid, intervistato da Piero Chiambretti per la sua trasmissione ‘Grand Hotel Chiambretti’ su Canale 5. “Sono 20 anni che faccio l’allenatore e sono 20 anni che, in questo periodo, mi chiedo dove sarò ad agosto. Ma non c’è nessuna novità a proposito della mia panchina”. “L’obiettivo del Real Madrid è molto chiaro – prosegue – ti danno tutte le possibilità per competere a tutti i livelli e in tutte le competizione quindi l’obiettivo è di vincere. Ma capitava lo stesso al Chelsea, al Paris Saint Germain o al Milan perché ogni squadra ha i suoi obiettivi e per un allenatore l’obiettivo che sia vincere una coppia o di salvarsi il lavoro non cambia”.
Sulle polemiche dopo il ko nel ‘Clasico’: “E’ stato un ritorno tranquillo” a Madrid, “perché dopo parecchie partite la squadra è tornata a giocare per come sa giocare e per come voleva giocare e credo che non sia importante la sconfitta, che sicuramente pesa, ma le sensazione per le prossime partite sono positive. C’era un po’ di dispiacere, ma con un occhio positivo alle prossime partite. Quanto alla possibilità di allenare un giorno la Nazionale, Ancelotti chiarisce: “Non credo sia possibile perché in questo momento mi piace ancora molto quello che sto facendo: allenare tutti i giorni, stare tutti i giorni sul campo. Avere un ruolo part-time in questo momento non mi darebbe entusiasmo”.
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