Torino, 23 dic. (LaPresse) – “Sono uno che lavora ogni giorno per il furturo del club come se tutta la mia vita è di rimanere qui e finchè non mi cacciano o finchè abbiamo le stesse ambizioni con il club andremo avanti insieme”. Lo ha detto Rudi Garcia nel corso di una lunga chiacchierata a Roma Radio, l’emittente radiofonica ufficiale del club giallorosso. Il tecnico francese si è confessato, svariando tra musica, Francia, vini e Roma. “Mi sento un po’ italiano ora. Conosco pochissimo dell’Italia perchè prima ero sempre in Spagna. Da giovanissimo ho fatto un viaggio a Venezia e sono anche andato a Milano, dell’Italia non conoscevo nulla di nulla”, ha raccontato. Garcia ha parlato quindi del rapporto con la città e con la gente: “E’ migliorato perchè all’inizio pochi mi conoscevano, erano tutti un po’ scettici”.

Ma dopo un anno e mezzo qualcosa è cambiato: “Non lo so, mi hanno detto che era una piazza difficile ma non è vero. La tifoseria è incredibile, ci ha dato segnali di supporto che non avevo mai visto nella mia carriera, loro sono intelligenti, sanno che la squadra dà tutto per farli felici e loro lo vedono e anche se a volte perdiamo alcune partite loro capiscono che la cosa che stiamo costruendo la facciamo con il cuore e con tutta la nostra energia, per me conta solo il loro pensiero”. Infine sul rapporto con la Curva Sud: “Quando vivi la prima partita all’Olimpico capisci subito che il cuore della tifoseria è la Curva Sud. Io ho visto subito un sostegno importante della Curva Sud, è loro che iniziano tutto, i canti, i cori. Per questo dopo le partite ho la voglia di salutare tutto lo stadio, ma salutando il cuore dello stadio saluto tutti”.

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