Roma, 16 dic. (LaPresse) – Il giorno dopo la candidatura di Roma ai Giochi del 2024 il presidente del Coni, Giovanni Malagò, riceve una pacca sulla spalla virtuale da una delle persone che, in questo momento storico, gode della maggiore popolarità e stima in Italia. Si tratta del presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone. L’uomo posto dal premier Renzi nel ruolo di ‘controllore supremo’, a partire da Expo passando per il Mose di Venezia, si schiera apertamente a favore dell’avventura olimpica. “Un conto è rinunciare alle grandi occasioni come le Olimpiadi se non si è in grado di sostenere gli investimenti necessari, un altro è invece usare la corruzione come un alibi. Anche per le Olimpiadi si può usare il sistema utilizzato per l’Expo che sta dando ottimi risultati”, le sue parole che riempiono di gioia il numero uno del Comitato Olimpico. “E’ il primo che conferma come si possono fare delle cose importanti – argomenta Malagò – ciò che conta è partire dall’inizio con dei criteri che, fino ad adesso, nessuno aveva forse mai adottato”.
Una presa di posizione importante quella del magistrato, una figura di assoluta trasparenza e che ha il rispetto tanto della maggioranza politica quanto dell’opposizione, pure quel Movimento 5 Stelle che ieri, tramite alcuni suoi rappresentanti, ha postato sui social network per esprimere il proprio dissenso una foto nella quale i cinque cerchi olimpici erano rappresentati da cinque manette: “Ognuno è padrone di fare e dire ciò che vuole ma sempre nel rispetto di quelli che sono i ruoli – dichiara a riguardo Malagò – io comunque penso che una persona debba sempre avere la considerazione dell’opinione di tutti”. Più tagliente la posizione nei confronti dei detrattori della candidatura del presidente della Federciclismo, Renato Di Rocco, che in occasione della cerimonia del ‘Giro d’Onore’ al Coni, dichiara: “Mi dispiace se c’è qualche politico che non capisce che lo sport è un linguaggio universale secondo me deve impegnarsi un po’ di più. Un villaggio olimpico è uno dei pochi settori al mondo dove 10500 ragazzi non soffrono di differenze di razze, di religione e vivono tutti insieme. La comunità mondiale credo debba rifarsi molto alle regole dello sport sul fare sistema e squadra”.
Anche una delle icone dello sport italiano, Alex Zanardi, appoggia la scelta del tandem Malagò-Renzi. Pur ammettendo che: “Con quello che è successo nel nostro Paese, anche recentemente, non si può dire che abbiano torto quelli che dicono che i grandi eventi sono un’occasione perfetta per consentire a chi vuole delinquere di farlo”, il campione di handbike spiega che, allo stesso tempo “è anche vero che in Italia c’è tanta brava gente e non è giusto negare un grande sogno a queste persone che invece sono la maggioranza. Bisognerebbe isolare il crimine in ogni forma dando le giuste opportunità a chi sente l’Italia come casa propria”. L’ultima battuta sull’argomento del giorno e del presidente del Cip, Luca Pancalli, che in primis puntualizza come Olimpiadi a Roma significherebbe anche Paralimpiadi. “Il consenso ed il dissenso sulla candidatura passano anche dal messaggio che noi sapremo dare – argomenta – La gente non credo sia contraria al grande evento con quello che comporta in termini di ritorno occupazionale ed economico.
Dobbiamo fargli capire che le cose in questo paese possono essere fatte bene ed in maniera tale che anche il più scettico possa ricredersi.
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