Palermo, 13 dic. (LaPresse) – “Più bello così? No, per niente”. Al termine di Palermo-Sassuolo il tecnico dei rosanero, Beppe Iachini, sorride a chi gli chiede se vincere al 93′ sia più bello. Le prime parole in sala stampa sono per gli avversari: “E’ stata una bella partita tra due squadre che amano giocare in maniera propositiva. Merito al Sassuolo e a Di Francesco, che ha messo su una squadra di qualità che renderà vita dura a molti”.

Il tecnico del Palermo passa poi ad esaminare il match: “Siamo partiti bene, sbloccando subito la partita. Nel primo tempo, però, abbiamo perso qualche pallone di troppo – prosegue -, dovevamo avere più pazienza nel verticalizzare e invece ci siamo fatti prendere dalla frenesia commettendo degli errori”. Un altro Palermo, invece, nel secondo tempo quando “siamo entrati più propositivi – osserva Iachini – e abbiamo giocato alla grande, creando sette occasioni importanti per andare a chiudere la partita”. Ed è proprio la mancanza di concretezza ciò che fa storcere un po’ il naso al tecnico dei siciliani, giunti oggi al loro settimo risultato utile consecutivo: “Dobbiamo migliorare in concretezza e malizia. Non sempre in Serie A serie si riescono a creare così tante occasioni e poi se non si chiudono le gare si rischia di rimettere tutto in gioco. Bravi comunque i ragazzi a crederci fino in fondo. Una caratteristica, quella del non mollare mai, che ormai è il nostro marchio di fabbrica e il nostro cavallo di battaglia. Il gruppo – prosegue Iachini – ha questa tenacia nel Dna”. Nota finale per Enzo Maresca, giocatore rinato a Palermo nonostante le 34 primavere sulle spalle: “Il merito è suo che, venendo a Palermo, ha creduto di potere avere ancora la possibilità di risentirsi un giocatore che ha tanto da dare”.

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