Montecarlo (Principato di Monaco), 8 dic. (LaPresse/AP) – Il Comitato Olimpico Internazionale ha approvato una nuova procedura per le candidature ai Giochi, allo scopo di rendere per i partecipanti la corsa meno costosa e più flessibile. Tra le principali novità, la possibilità di organizzare eventi al di fuori della città ospitante e del paese. Un voto che arriva in un momento nel quale molte nazioni sono spaventate dalle spese legate all’organizzazione di un’Olimpiade: per ospitare gli ultimi Giochi Invernali, Sochi ha sborsato qualcosa come 51 miliardi di dollari. Molte città si sono ritirate dalla corsa per le Olimpiadi Invernali 2022, lasciando come uniche candidate Pechino e Almaty, in Kazakistan. Il nuovo sistema approvato oggi nell’assemblea di due giorni a Montecarlo prevede la possibilità di organizzare eventi al di fuori della città ospitante o del paese, “in particolare per ragioni geografiche e di sostenibilità”.
Una svolta che, di fatto, potrà consentire offerte congiunte di città, paesi vicini o regioni. Diversi membri del Comitato, tuttavia, hanno sollevato preoccupazioni sulla decisione, sollevando, tra gli altri, il rischio che possa portare costi supplementari agli atleti. Ma il vice presidente del Cio, John Coates, che ha guidato il gruppo di lavoro sulla proposta, ha chiarito che lo svolgimento di eventi al di fuori del paese ospitante sarebbe considerato solo in “circostanze eccezionali” e che avrebbe bisogno dell’approvazione da parte del comitato esecutivo del Cio. Tra gli altri punti della riforma, per consentire la riduzione dei costi, le città ospitanti potranno utilizzare impianti già esistenti e temporanei.
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