Roma, 19 nov. (LaPresse) – “Se mi vogliono, posso rimanere qua altri dieci anni, non ci sono problemi per me. Mi piace questa città, mi piace questa squadra, questi tifosi”. L’esterno offensivo della Roma Adem Ljajic giura fedeltà alla Roma nonostante l’esultanza polemica dell’ultima rete segnata al Torino. “Per me tutti i gol sono molto importanti, veramente. Anche quelli facili, sono gol importanti e belli per me. Mi è piaciuto più lo stop che il gol, ho fatto una bella giocata e spero di continuare così. Non ce l’avevo con nessuno direttamente, ma era un momento così, dove mi sentivo di fare un gesto così – ha spiegato ai microfoni di Sky Sport l’ex giocatore della Fiorentina – Alla fine ci sono tanti chiacchieroni che parlano molte volte e anche io non capisco perché. Tante volte mettono in mezzo me e qualche mio compagno, anche se noi non facciamo nulla di male. Giochiamo sempre per dare il massimo per la nostra squadra, per questa maglia, che per noi è molto importante. Non lo so neanche io, ma era un momento così, dovevo fare questo gesto e basta. Io non ho proprio nulla contro i tifosi, ce l’ho di più con quelle persone che parlano anche sui giornali, con quelli che scrivono”.

I giallorossi sono attesi da due match difficili e fondamentali: quello con l’Atalanta e quello in Champions League con il Cska Mosca. “Tutte e due le partite sono molto importanti, come tutte le altre che giocheremo fino a Natale – ha aggiunto – Ogni partita per noi è importante, come una finale e alla fine vogliamo fare sempre bene. Noi cerchiamo di vincere ogni partita, per noi è molto importante giocare bene il nostro calcio, provare a far girare sempre la palla, tenerla tanto e fare più gol possibili. Anche a Mosca andremo per giocare il nostro calcio e alla fine vedremo”. Ljajic si è soffermato poi sulla sua esperienza a Firenze. “Nell’anno di Montella sono maturato tanto e adesso mi sento più maturo, in campo, ma anche fuori dal campo – ha evidenziato – Faccio di tutto per lavorare bene ogni giorno, dando il massimo in allenamento, ma devo fare ancora tante cose per arrivare ad essere maturo”. Il giocatore serbo in merito allo scudetto la pensa come il suo tecnico Garcia. “Sicuramente sì. Anche noi giocatori dobbiamo prendere questa responsabilità detta dal mister. Noi ci pensiamo, ci proviamo e andiamo in campo ogni volta per vincere – ha evidenziato – Però, come ho detto tante volte, giochiamo partita dopo partita e alla fine vedremo. Ci proviamo, perché abbiamo sicuramente la forza per farlo”, ha concluso.

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