Roma, 20 ott. (LaPresse) – “Possiamo passare il turno”. Daniele De Rossi, centrocampista della Roma, è otimista in vista della grande sfida di Champions di domani sera, quando i giallorossi accoglieranno all’Olimpico il Bayern Monaco. “Lo vedo da molte cose, da come giochiamo, da come abbiamo affrontato le prime due partite”, spiega in conferenza stampa. “Giocare con gioia è quello che ci riesce meglio, lo vediamo dal campionato. Poi in campo vai per vincere. Abbiamo giocatori con poca esperienza in Champions ma con grande passato in nazionale. Vogliamo passare il turno e possiamo farcela”. Quattro anni fa, la Roma battè il Bayern: “L’ambizione della Roma è cambiata anche per quello che abbiamo fatto lo scorso anno. Ma quello forse era un Bayern più ‘morbido’, perché già qualificato. Domani sarà decisiva per entrambi. Noi siamo altrettanto forti, se non di più”.
“Non è stata la voglia di vincere la Champions che mi ha fatto rimanere qui, ma 30 anni di vita tifando questa maglia. Ora è il momento più alto da quando sono a Roma, è il momento in cui mi sento meglio e contornato da squadra fortissima, allenatore e società forte. Non potrei essere più felice in questo momento”. Così Daniele De Rossi, centrocampista della Roma, alla vigilia della sfida contro il Bayern Monaco, rievoca il periodo in cui sembrava che il suo futuro potesse essere fuori dalla Capitale. “La differenza tra Champions e il campionato è che in Europa giochi contro squadre che se la giocano, squadre abituate a fare bene nei propri paesi”, prosegue il nazionale azzurro. “In Italia – continua – a livello tattico incontri spesso squadre rinunciatarie. E poi è sempre un brivido particolare a livello di atmosfera, mi ha dato sempre la sensazione che la Roma negli anni ha avuto una squadra, e quest’anno forse più degli altri anni, che ha saputo giocare calcio e far bene in Champions, a volte anche meglio di quanto non facesse in campionato”.
A De Rossi viene chiesto se dal punto di vista arbitrale si senta più tutelato in Europa: “Non saprei, abbiamo più episodi da commentare in Italia e abbiamo la sensazione che in Italia ci siano più torti perchè giochiamo di più all’estero. Noi che ci lamentiamo in Italia degli arbitri italiani – sottolinea il centrocampista – siamo gli stessi che si lamentano al Mondiale, vedi la partita con l’Uruguay. Gli arbitri che arbitrano le partite di cartello in Italia sono gli stessi che arbitrano in Champions League. Il livello è quello, in Italia se ne parla di più”. “La scelta di restare a Roma? L’ambizione viene messa un attimo in secondo piano, non perché il club non abbia ambizioni. All’epoca ho avuto da scegliere e rifiutare cose più ambiziose, più grandi a livello mondiale”, mette in chiaro De Rossi.
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