Bergamo, 19 ott. (LaPresse) – “E’ chiaro che i risultati non sono all’altezza della situazione, fino a oggi ci è girata male in tanti momenti. Non è però piangendoci addosso che possiamo uscirne. Ma dobbiamo rimboccarci le maniche e lavorare sodo. Tutti noi a cominciare dal sottoscritto perchè è evidente che quanto fatto fin qui non basta”. Roberto Donadoni, allenatore del Parma, commenta così al termine della sconfitta sul campo dell’Atalanta, che ha lasciato i ducali soli in coda alla classifica con appena 3 punti. “Abbiamo perso ancora al 90° subendo un gol possiamo dire più per un infortunio che per altro”, analizza il tecnico a fine gara. “Abbiamo lottato, anche la fatalità ha inciso, ma dobbiamo guardare avanti a testa alta e lavorare. Perchè abbiamo le qualità per uscirne”.

“Oggi l’Atalanta è stata più brava a gestire la tensione data dalla classifica, questo sì, noi siamo stati in diversi frangenti troppo timorosi, soprattutto nella ripresa. Ma non puntiamo il dito contro nessuno – prosegue Donadoni – dobbiamo fare un mea culpa generale e capire dove possiamo migliorare tutti”. Il tecnico parla poi del confronto a fine gara tra la squadra e i tifosi: “A loro – chiarisce – non ho particolare cose da dire. Se vogliono confrontarsi con noi non c’è problema. Per me lo spirito dei tifosi deve essere quello di dare la carica quando le cose non vanno bene e come detto c’è la massima disponibilità nei loro confronti. E’ normale che nei tifosi ci possa essere delusione o rabbia perchè sono sentimenti che proviamo noi per primi e ora dobbiamo essere bravi a incanalare questa rabbia in modo positivo”.

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