Vinovo (Torino), 2 ago. (LaPresse) – “Sono cresciuto in una famiglia povera, mi hanno insegnato ad essere un uomo, non ci sono soldi che ripagano queste cose. Oggi sto realizzando un sogno, quando ero piccolo sognavo un giorno di essere qui”. Così si è espresso il nuovo acquisto della Juventus Romulo nel giorno della conferenza stampa di presentazione. “Ho fatto tanti sacrifici, non ho mai mollato e ora lotterò molto di più per rimanere qui, fare la mia storia e aiutare la Juve a vincere ancora di più – ha aggiunto l’esterno proveniente dall’Hellas Verona – L’Europa? Sappiamo che non è facile ma sono convinto che la squadra arriverà lontano. Faremo di tutto per quello, stanno arrivando anche nuovi giocatori”.
L’ex giocatore dell’Hellas è ottimista in vista della nuova stagione. “Ci sono tante squadre forti, la Juve è una di queste, la nostra mentalità è di vincere ancora uno scudetto – ha ammesso – Quando ho saputo dell’interesse della Juve sono rimasto contento, è una squadra vincente, sono soddisfatto di essere qui. Per me è molto importante, voglio continuare ciò che ho cominciato tre anni fa quando sono arrivato in Italia”. Il nuovo esterno bianconero ha avuto modo di conoscere il tecnico Massimiliano Allegri. “Ci siamo visti oggi, abbiamo parlato poco però l’avevo già sentito – ha ammesso – Sono disponibile per tutta la fascia destra, come terzino, centrocampista o anche largo alto. Voglio aiutare la squadra, sono a disposizione per dove servirà”. Una battuta anche sull’ex compagno di squadra all’Hellas Verona Iturbe, vicino alla Juve ma finito alla Roma. “E’ un ragazzo speciale, diventerà uno dei più forti – ha ammesso – Lui ha fatto la sua scelta, io la mia. Sono due cammini diversi”.
Infine, una battuta sulla propria rinuncia al Mondiale in Brasile a causa di un problema fisico. Romulo infatti era stato inserito dall’allora ct dell’Italia Cesare Prandelli nei 30 convocati, ed era uno di coloro destinati a partire per il Sudamerica. “E’ stato molto difficile dire che non ero al massimo e che avevo questo fastidio, ho pianto tanto davanti a lui. Giocare il Mondiale in Brasile era un sogno che avevo fin da piccolo – ha aggiunto – Abbiamo parlato un po’, mi hanno insegnato ad essere sincero, così ho fatto e gli ho detto che non stavo bene e che avevo questo dolore. Lui mi ha ringraziato tantissimo, già lì avevo capito che non potevo far parte di quella rosa”.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata