Milano, 16 lug. (LaPresse) – Un altro ex centrocampista siederà sulla panchina della Juventus. Dopo le clamorose dimissioni di Antonio Conte, la dirigenza bianconera ha scelto Massimiliano Allegri. Toscano di Livorno, Allegri fa parte della ‘new generation’ delle panchine italiane. Classe 1967, da giocatore veste le maglie, tra le altre, di Livorno, Pescara, Cagliari, Perugia e Napoli. Nel 2003 inizia la sua carriera di allenatore sulla panchina dell’Aglianese, la formazione dove chiude la sua carriera agonistica. Da tecnico, guida Grosseto, Lecco e Sassuolo, che guida alla storica promozione in Serie B. Nelle due, buone stagioni in Serie A vissute alla guida del Cagliari, dove viene chiamato da Massimo Cellino, si mette in mostra come uno degli allenatori più promettenti del panorama italiano nonostante l’inizio non esaltante. Le ‘big’ mettono gli occhi sul livornese, che nell’estate del 2010 rescinde il contratto con i sardi e sceglie la panchina del Milan.

In casa rossonera, Allegri vivrà momenti di alti e bassi. Il momento ‘top’, la vittoria dello scudetto alla sua prima stagione in rossonero, cui seguirà l’anno successivo la conquista della Supercoppa Italiana a spese dell’Inter. L’ultima fase della sua carriera a Milano è invece costellata dalle critiche che spesso e volentieri gli riserva il presidente Silvio Berlusconi. L’ultima stagione al Milan mostra come ormai il rapporto con la dirigenza sia ormai logoro: i deludenti risultati della squadra innescano le voci di esonero, Galliani riesce a convincere Berlusconi a dare fiducia al tecnico. Il momento più buio, il 13 gennaio con la sconfitta per 4-3 in casa del neopromosso Sassuolo, che costa ad Allegri l’esonero che anticipa il divorzio fissato per fine stagione. Prima della Juventus, il tecnico livornese entra nella rosa dei candidati alla panchina della Nazionale per prendere il posto del dimissionario Cesare Prandelli.

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