Torino, 16 lug. (LaPresse) – Come passare da candidato alla guida della Nazionale ad allenatore della Juventus in appena 24 ore: è il destino di Massimiliano Allegri diventato poco prima di mezzogiorno di oggi il nuovo tecnico dei bianconeri campioni d’Italia. Un compito non facile quello che attende l’allenatore livornese, sostituire nel cuore dei tifosi Antonio Conte reduce dalla vittoria di tre scudetti consecutivi. Allegri è stato contattato immediatamente ieri sera dopo la separazione con Conte, una trattativa lampo chiusa in mattinata sulla base di due anni di contratto con un ingaggio che dovrebbe aggirarsi sui 2.5 milioni di euro. Poi l’arrivo allo Juventus Stadium, con la visita allo J-Museum e la conferenza stampa di presentazione. “Per me è un onore. E’ stato un fulmine a ciel sereno essere chiamato per dare la mia disponibilità ad allenare la Juventus”, ha esordito Allegri. “Sono molto contento, so dell’importanza che ha allenare la Juve – ha aggiunto il tecnico – e da domani inizierò a lavorare con la società e i giocatori, per andare incontro ad una stagione importante e vincente”. Un Allegri accolto tra lo scetticismo della piazza, sul web in particolare è esplosa la rabbia dei tifosi bianconeri rimasti prima di tutto scioccati per l’addio di Conte. “Capisco lo scetticismo dei tifosi perché in un giorno è cambiato l’allenatore della Juve. Voglio riconquistarli con i risultati, il lavoro, il rispetto e la professionalità”, ha risposto Allegri in conferenza stampa.
A motivare la scelta di Allegri è stato in prima persona il direttore generale Beppe Marotta, che più di tutti ha voluto il tecnico livornese. “Abbiamo identificato in Allegri il profilo più adatto a sostituite un allenatore vincente come Conte”, ha spiegato. “E’ un allenatore che ha dimostrato tutte le volte in cui è stato chiamato di saper vincere al primo anno come a Sassuolo, poi a Cagliari dove è stato premiato come miglior allenatore della Serie A, è andato al Milan e al primo anno ha vinto lo scudetto”, ha aggiunto il dg bianconero. Quindi Allegri ha fissato quelli che sono gli obiettivi suoi e della squadra. “Per me è una sfida stimolante, non sarà facile arrivare al quarto scudetto di fila. Ma il mio obiettivo è fare un grande campionato e fare un’ottima Champions”, ha detto. “Eredito un gruppo che ha vinto per tre anni, i primi due affascinanti quando io ero sull’altra panchina e oggi sono qui per cercare di confinare a vincere. Mi ritengo fortunato perché negli ultimi quattro anni ho allenare due squadre come il Milan e poi la Juve, non è da tutti”, ha aggiunto. Nelle poche ore che sono passate dalla prima telefonata di Marotta è difficile che Allegri abbia potuto già pensare a come far giocare la sua Juve e lui stesso conferma: “Conosco la squadra e perfettamente i giocatori, ora non è il caso di stravolgetela e non avrebbe alcun senso. Lavorerò sulle caratteristiche dei giocatori e porterò degli accorgimenti ma non è mia intenzione stravolgere un sistema di gioco che funziona”.
Su una cosa però è convinto Allegri, che “Pogba e Vidal sono giocatori di livello internazionale, sono giocatori fondamentali e sono contento di allenarli”. Un caso spinoso attende subito Allegri, recuperare il rapporto con Andrea Pirlo interrottosi bruscamente tre anni fa quando il regista bresciano lasciò il Milan proprio su indicazione del tecnico. “Con Pirlo ho un ottimo rapporto, non ci siamo sentiti ancora perché fin a due ore fa non ero ancora l’allenatore della Juve. Andrea è un campione e al Milan fino a quando si è infortunato con me ha sempre giocato”, ha subito spiegato Allegri. A sua volta Marotta ha definito “falso che qualche giocatore abbia chiesto un confronto con la società. E’ chiaro invece che quando si chiude un’esperienza come quella di Conte si è fatto un giro di telefonate con i giocatori”. Il cambio di allenatore ha portato però anche ad una frenata sul mercato, tanto che è saltata la trattativa Iturbe. Su questo argomento, Marotta ha spiegato: “Confermo che ci sono stati dei confronti con il Verona, poi la cosa si è fermata per via anche del cambio di allenatore. Ora i nostri obiettivi potrebbero essere differenti”, ha spiegato. Mentre su Vidal ha aggiunto: “Vidal è un giocatore della Juve, non è mai stato messo in vendita. Ci è stato chiesto da club importantissimi ma non ci siamo mai seduti al tavolo delle trattative e ce lo teniamo ben stretto”. Dal canto suo, Allegri ha dato il suo ok per gli arrivi di Evra e Morata. “Evra è un giocatore di caratura internazionale che non si discute. Morata è un attaccante del Real Madrid, ha le potenzialità per diventare un campione, il mio giudizio sotto l’aspetto tecnico è positivo”, ha spiegato il neo tecnico bianconero.
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