Roma, 3 lug. (LaPresse) – Una riunione interlocutoria ma con un obiettivo molto chiaro. Quello di utilizzare “una linea di indirizzo di estrema durezza nei confronti di quei violenti che rovinano il calcio e la sua immagine”. E’ quanto condiviso questa mattina nel Comitato Nazionale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduto dal ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ed al quale hanno preso parte i vertici delle Forze dell’Ordine e quelli del mondo dello sport a partire dal presidente del Coni, Giovanni Malagò. Con lui il numero uno della Figc, Giancarlo Abete, ed i presidenti di Lega A, Lega B, Lega Pro e Dilettanti.
Dei dettagli si parlerà nei prossimi giorni in un ulteriore incontro ma il solco è stato tracciato. Il Comitato – spiega il Viminale – ha infatti condiviso l’esigenza di una strategia comune con i rappresentanti degli organismi del calcio professionistico circa gli ulteriori strumenti diretti a rafforzare l’attività di prevenzione e di contrasto dei fenomeni di violenza e illegalità connessi agli eventi sportivi. Tutto questo potrebbe avvenire anche con appositi provvedimenti normativi allo studio del Governo. Uscendo dall’incontro il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha rimarcato come da ambo le parti ci sia forte la volontà di “aggredire l’argomento”. “Si è chiesta un’opinione e una testimonianza a tutti su tutte le vicende perché la morte di Ciro (Esposito, ndr) ha creato ulteriormente una accelerazione”, ha detto in riferimento alla morte del tifoso napoletano.
Normative, organizzazione e cultura sono i tre ‘livelli’ che, secondo il numero uno dello sport italiano, devono essere affrontati: “Normative, cioè delle leggi speciali che ho sempre invocato nei confronti di chi ci fa vergognare di andare allo stadio e di chi si comporta in un modo violento e crea dei problemi, non solo di sicurezza ma anche per la parte sana. Organizzazione, perché è necessario predisporre una serie di atti infrastrutturali a 360 gradi. Cultura, perché oggi più che mai bisogna spiegare perché si è arrivati a questo punto e come si può e si deve per ripartire”. Malagò ha ribadito inoltre come sia necessario: “agganciarsi a quelle che sono le esperienze all’estero e in particolare al modello inglese”. “Questo – ha precisato – significa punire chi fa male ma al tempo stesso anche premiare chi fa bene”.
Nel corso della riunione, infine, sono stati esaminati anche i risultati della ‘Task-Force per la sicurezza sportiva’ che ha consentito, da un lato, di elaborare un pacchetto di misure volto a favorire l’accesso alle manifestazioni calcistiche, anche attraverso la semplificazione delle procedure di acquisto di biglietti di ingresso e, dall’altro, di perfezionare le misure di contrasto degli episodi di violenza. A riguardo i rappresentanti del mondo sportivo hanno espresso apprezzamento per il metodo di lavoro introdotto dal ministro dell’Interno Alfano, che ha il suo punto di forza nella condivisione delle iniziative con gli organismi sportivi.
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