Dal nostro inviato Antonio Martelli
Natal (Brasile), 23 giu. – Ventiquattro ore e sapremo se il Mondiale dell’Italia continuerà o se si tornerà tutti mestamente a casa. Gli Azzurri affrontano domani allo stadio Das Dunas di Natal il temibile Uruguay in una partita che lo stesso ct Cesare Prandelli ha definito da “dentro o fuori”. Basta un pareggio o meglio ancora una vittoria per assicurarsi il passaggio agli ottavi di finale dove quasi certamente l’avversario sarà un’altra sudamericana, la temibile Colombia allo stadio Maracanà di Rio de Janeiro. Prima però c’è da superare lo scoglio rappresentato dalla Celeste del ‘Maestro’ Oscar Washington Tabarez. Dopo il ko contro Costa Rica e l’infortunio di Daniele De Rossi, Prandelli è stato costretto a rivedere tutti i suoi quadri tattici e quasi certamente si affiderà ad un modulo con tre difensori, cinque centrocampisti e due punte che a meno di sorprese saranno Mario Balotelli e Ciro Immobile. Nella rifinitura sotto la pioggia, il ct ha rimescolato le carte schierando formazioni diverse ma la sensazione è che ormai tutto sia stato deciso. “Non posso dare la formazione oggi. Non ho mai detto che non possono giocare insieme, abbiamo dei pensieri ma non sono ufficiali. Voglio tenere tutti sulla corda perché devono essere pronti”, ha spiegato. Sempre attento ai valori, Prandelli alla vigilia di quella che definisce la “partita più importante della carriera” prova a scuotere un gruppo che solo nei grandi appuntamenti riesce a dare il massimo per i colori della Nazionale invitando a prendere ad esempio proprio l’Uruguay. “Sarà una partita molto importante caratterialmente ed emotivamente, loro hanno un senso patriottico molto più forte del nostro. Ma noi siamo qui per rappresentare l’Italia e dobbiamo dare tutto quello che abbiamo”, ha caricato il ct azzurro. Tabarez però non ci crede ad una Italia poco coinvolta emotivamente. “Non credo che non abbiano senso patriottico nei confronti del loro paese. Sicuramente noi ce l’abbiamo e facciamo leva su questi aspetti per cercare sempre di andare avanti”, ha replicato il ‘Maestro’.
Storicamente le sfide tra i due paesi sono sempre state molto accese, a volte anche dure, ma con il massimo rispetto su entrambi i fronti. “Non c’è nessuna preoccupazione, ma abbiamo grande convinzione perché siamo consapevoli della nostra forza”, ha dichiarato infatti in conferenza stampa Andrea Pirlo. “Ho detto ai ragazzi di avere la massima fiducia, siamo concentrati per vincere la partita e non dobbiamo pensare al dopo”, ha aggiunto a sua volta Prandelli. E grande rispetto per l’Italia c’è anche in casa uruguagia, dove metà della squadra ha giocato o gioca nel nostro campionato. Lo stesso Tabarez ha allenato Cagliari e Milan nel nostro campionato. “Conosco il paese perché ci ho lavorato e so quanto ha dato alla storia del calcio, ecco perché ci aspettiamo una partita molto difficile, ma come sempre se c’è una possibilità dobbiamo provare a sfruttarla”, ha dichiarato il tecnico sudamericano. “Sappiamo cosa vuol dire domani per loro e per noi questa partita. Sarà una bella gara e tutte e due cercheranno di ottenere il miglior risultato possibile. Mi aspetto l’Italia migliore come nella prima gara”, ha detto invece Suarez. “Le partire di un Mondiali sono tutte in portanti, quelle decisive ancora di più. Questa è paragonabile ad una finale o una semifinale, c’è la stessa tensione”, ha dichiarato ancora Pirlo. Per il regista azzurra quella di Natal potrebbe anche essere l’ultima gara in azzurro, ma per ora non sono questi i pensieri: “Voglio solo vincere e andare avanti”.
Italia-Uruguay sarà la sfida nella sfida tra quattro attaccanti, i due italiani Balotelli e Immobile in rampa di lancio ma che devono ancora confermarsi ad alti livelli. Dall’altra parte Cavani e Suarez sono ormai fuoriclasse affermati, certamente una delle migliori coppie del Mondiale come ha ammesso lo stesso Prandelli. “Sono due grandi attaccanti, sanno attaccare gli spazi e hanno senso del gol. Dovremo essere bravi a dare loro poche opportunità”, ha spiegato il ct azzurro. Dall’altra parte è Balotelli a preoccupare Tabarez. “E’ un grande giocatore, è giovane ed è uno specialista nel giocare negli ultimi metri. Crediamo che domani ci sarà e abbiamo lavorato per fermarlo. Vedremo se nel corso della partita ci riusciremo”, ha detto il ct uruguagio. Insomma, ci sono tutti gli ingredienti per una grande partita anche se c’è l’incognita clima: oggi a Natal ha piovuto a lungo, con temperatura più bassa rispetto ai giorni scorsi ma con un tasso di umidità altissimo. Lo stesso dovrebbe accadere domani. Da entrambe le parti, però, il fattore ambientale non viene visto come decisivo. “Non cercheremo alibi, ma i dati sulle prestazioni nelle varie città parlano chiaro. L’Uruguay ha fatto la stessa gara contro Costa Rica, come intensità e corsa, e anche loro hanno perso. Noi abbiamo recuperato energie fisiche e anche a livello nervoso siamo pronti”, ha spiegato Prandelli mentre Pirlo ha aggiunto: “non ci sarà bisogno di time-out: bere e fermarsi per un minuto non cambia la vita. Sarà una partita talmente importante ed intensa che tutto passerà in secondo piano. Io spero solo di vincere e di andare avanti”. “Non credo che il caldo sarà un vantaggio per una delle due squadre, lo sapevamo in partenza e sono cose che bisogna accettare perché riguarda l’organizzazione del torneo. Fa parte della preparazione della partita il fatto di dover superare questi inconvenienti”, ha concluso Tabarez. Ora la palla passa al campo: appuntamento alle 13.00 di Manaus, le 18 in Italia. Arbitrerà il 40enne messicano Marco Rodriguez.
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