Dal nostro inviato Antonio Martelli

Recife (Brasile), 19 giug. (LaPresse) – Tutti si attendevano un sole e un caldo asfissiante e invece quando l’Italia di Prandelli è scesa sul terreno di gioco dell’Arena Pernambuco di Recife per l’allenamento di rifinitura ha trovato un cielo nuvoloso, 29 gradi e una leggere e rinfrescante brezza. Il ct però non si fida, perché come lui stesso ha ricordato “nel giro di mezzora la situazione è cambiata radicalmente e quando il cielo si è aperto sul campo c’erano 40 gradi”. E non ha caso continua a tenere banco la questione time-out, con l’entourage azzurro che continua a premere con la Fifa perché li conceda comunque anche se dopo le verifiche effettuate nei tempi previsti indichino che non ce ne è bisogno. “Non è cambiato niente per ora, ma secondo noi andrebbero concessi sempre”, ha ribadito Prandelli. Insomma, domani tutto può succedere, anche perché le previsioni parlano anche di una possibile pioggia. Una cosa è certa: per l’Italia sarà un mezzogiorno di fuoco. “Ho sempre pensato che questa sia la partita più temibile della prima fase”, ha ammonito Prandelli in conferenza stampa. “Sono che seguiamo con interesse la Costa Rica. E’ una squadra bene organizzata, che gioca a memoria”, ha detto ancora il ct. “Sono molto temibili perché hanno meritato di vincere contro l’Uruguay giocando al calcio, per noi sarà una partita molto difficile. Davanti ha tre giocatori importanti, di grande qualità e su tutti Campbell”, ha aggiunto.

Per l’Italia battere i ‘Ticos’ domani potrebbe voler dire anche qualificazione matematica agli ottavi se oggi l’Uruguay non dovesse battere gli Inglesi. Prandelli però ci va cauto e ha ricordato che “ora la massima concentrazione è per domani, poi al termine della gara faremo dei programmi e mi auguro che siano belli”. All’Arena Pernambuco di Recife si giocherà alle 13 con l’incognita clima. “Non abbiamo scuse, il clima non ci spaventa più. Ci spaventano le squadre organizzate, capaci di alzare il ritmo durante le partite”, ha aggiunto il ct azzurro. In particolare per Prandelli “le squadre sudamericane stanno dimostrando di avere più sprint, le europee forse più resistenza ma meno esplosività. Domani ci sarà da soffrire ma abbiamo un’ idea di gioco e per forza di cose dobbiamo vincere per centrare l’obiettivo”. “Stiamo seguendo la strada giusta, con giocatori in mezzo al campo di grande qualità che abbiamo cercato di valorizzare”, ha spiegato ancora Prandelli in conferenza stampa.

Rispetto alla gara con l’Inghilterra, dagli allenamenti effettuati in settimana sono emersi una serie di possibili cambiamenti dovuti anche alle condizioni non ancora perfette di alcuni giocatori. A partire da Gigi Buffon, che rischia di dover rimandare ancora il suo esordio nel quinto Mondiale. “Buffon sono tre giorni che si allena bene, ma ha ancora un po’ di gonfiore, poco roba. Vediamo la reazione dopo l’allenamento di oggi per decidere se giocherà”, ha rivelato Prandelli. Buffon oggi si è allenato regolarmente e l’impressione è che dovrebbe giocare, anche se all’occorrenza è pronto Sirigu. L’altro dubbio legato alle condizioni fisiche è quello sulla presenza o meno di Andrea Barzagli. “Ieri ha avuto un piccolo problema. Se domani non avvertirà dolore sarà della gara, se no giocherà un altro”, ha detto il ct. Anche in questo caso è pronta l’alternativa, con Leonardo Bonucci che scalpita per esordire ai Mondiali. La difesa sarà completata da Giorgio Chiellini in mezzo, con Ignazio Abate e Matteo Darmian sulle fasce. Il granata a sinistra e il milanista a destra. Confermato quasi in blocco il centrocampo, l’unica novità sarà Thiago Motta al posto di Marco Verratti. Per il resto giocheranno ancora De Rossi, Pirlo, Marchisio e Candreva. In attacco ovviamente ci sarà Mario Balotelli.

Un solo precedente tra le due squadre, un’amichevole disputata l’11 giugno del 1994 allo Yale Bowl di New Haven. Gli Azzurri di Sacchi, in preparazione per il Mondiale americano, si imposero per 1-0 con un gol di Beppe Signori nel secondo tempo. Ma tra Italia e Costa Rica c’è un legame che risale a quattro anni prima, quando la nazionale centroamericana fu una delle rivelazioni di Italia ’90 riuscendo ad accedere agli ottavi di finale nel girone con il Brasile. Allenatore di quella squadra era il brasiliano Alexandre Guimaraes, il papà di Celso Borges uno dei giocatori che affronteranno l’Italia venerdì. Il ct sudamericano Pinto dovrebbe confermare in blocco la formazione che ha battuto l’Uruguay con Campbell unica punta e Ruiz alle sue spalle. In porta l’emergente Keylor Navas, mentre la munita difesa a cinque sarà composta da Micheal Umana, Oscar Duarte autore del secondo gol contro l’Uruguay, Junior Diaz e Cristian Gamboa. In mezzo al campo il figlio d’arte Borges con al fianco Christian Bolanos e Yeltsin Tejeda.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata