Dal nostro inviato Antonio Martelli

Cuiabà (Brasile) 18 giu. (LaPresse) – Esordio deludente per la Russia di Fabio Capello al Mondiale brasiliano fermata sull’1-1 da un’ostica Corea del Sud. Nella seconda partita del gruppo H, che va a completare il quadro della prima giornata, la compagine allenata dal tecnico friulano non solo non ha impressionato ma ha rischiato addirittura di perdere a Cuiabà. Dopo un primo tempo in cui già le occasioni migliori sono di marca coreana con Son e Koo, nel secondo tempo la Russia continua a soffrire fino a capitolare a causa di una papera del portiere Akinfeev su un tiro senza eccessive pretese di Lee. Capello corre subito ai ripari e manda in campo il bomber Kerzhakov che guarda caso trova subito il pari con una girata da distanza ravvicinata in mischia.

Il Mondiale di Capello comincia in salita, mentre la Corea del Sud dimostra come sempre di saper sopperire con la grinta e il dinamismo alle minori qualità tecniche degli avversari. Nella prossima giornata i russi sono già chiamati ad una prova d’appello decisiva contro il Belgio capolista del girone, un pareggio o peggio ancora una sconfitta potrebbe compromettere seriamente le chance di superamento del turno.

RUSSIA – COREA DEL SUD 1-1

RETI: 23′ st Lee Keun-Ho, 29′ st Kerzhakov.

RUSSIA: Akinfeev, Eshchenko, Ignashevich, Berezutskiy, Kombarov, Samedov, Fayzulin, Glushakov (22′ st Denisov), Zhirkov (26′ st Kerzhakov), Shatov (14′ st Dzagoev), Kokorin. A disp. Lodygin, Ryzhikov, Kozlov, Shchennikov, Semenov, Kanunnikov, Granat, Mogilevetc, Ionov. All.: Capello.

COREA DEL SUD: Jung Sung-Ryong, Lee Young, Kim Young-Gwon, Hong Jeong-Ho (38′ st Hwang Seok-Ho), Yun Suk-Young, Ki Sung-Yueng, Han Kook-Young, Lee Chung-Yong, Koo Ja-Cheol, Park Chu-Young (11′ st Lee Keun-Ho), Son Heung-Min (39′ st Kim Bo-Kyung). A disp. S.G. Kim Seung-Gyu, Lee Bum-Young, Kim Chang-Soo, Kwak Tae-Hwi, Ha Dae-Sung, Park Joo-Ho, Kim Shin-Wook, Ji Dong-Won, Park Joo-Ho. All.: Hong Myung-Bo.

Arbitro: Pitana (Argentina).

Note: ammoniti Ki Sung-Yueng, Son Heung-Min e Shatov.

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