Dal nostro inviato Antonio Martelli. Mangaratiba (Brasile), 12 giug. (LaPresse/AP) – Gianluigi Buffon ha dimostrato la solita carica e leadership nel far sentire più volte la sua voce nel corso della partitella di allenamento dell’Italia al Portobello Resort, in cui il ct Cesare Prandelli ha provato diverse soluzioni per la formazione da schierare nell’esordio Mondiale contro l’Inghilterra. A un certo punto piegato in avanti con entrambe le mani sulle ginocchia, Buffon è sembrato volersi prendere una pausa o forse chissà magari il 36enne capitano azzurro stava riflettendo sull’ennesimo traguardo che si appresta a tagliare nella sua straordinaria carriera: il 14 giugno diventerà il terzo giocatore nella storia del calcio a prendere parte a cinque edizioni della Coppa del Mondo, insieme al grande Lothar Matthaus con la Germania e all’ex portiere del Messico Antonio Carbajal. Buffon è stato convocato per la prima volta ai Mondiali del 1998, anche se non è mai sceso in campo chiuso da Gianluca Pagliuca. Il numero 1 nativo di Carrara ha poi giocato da titolare le successive quattro edizioni della Coppa del Mondo. “Giocare una quinta Coppa del Mondo è un bel traguardo, ma questo non vuol dire che sono soddisfatto”, ha detto Buffon in una dichiarazione prima di partire per il Brasile. “Sia individualmente che come squadra ci stiamo preparando per sorprendere la gente”, ha aggiunto.

Buffon, naturalmente, non ha bisogno di dimostrare niente a questo punto della sua carriera. E’ stato uno dei protagonisti assoluti nella corsa dell’Italia per il titolo del 2006, quando non ha subito nemmeno un gol dagli avversari durante i tempi regolamentari in sette partite se non l’ autogol di Cristian Zaccardo contro gli Usa e un rigore da Zinedine Zidane nella finale vinta sulla Francia. Nel corso della sua carriera, il capitano della Nazionale ha vinto una Coppa Uefa con il Parma nel 1999 e cinque scudetti con la Juventus (più due revocati), di cui gli ultimi tre. “Nonostante il passare degli anni, Gigi ha ancora la stessa voglia di far bene”, ha detto di lui il centrocampista e compagno nella Juventus Claudio Marchisio da Casa Azzurri. “E’ un grande professionista, un grande amico e un giocatore di livello superiore. E’ in grado di dare tutto se stesso in ogni momento e ha sempre parole di incoraggiamento per i compagni”, ha aggiunto il centrocampista bianconero. Ora che si appresta a stabilire un record di longevità, vale la pena ripercorrere la sua straordinaria carriera. Nato da due nazionali di atletica leggera, è lontano parente di Lorenzo Buffon portiere dell’Italia negli anni cinquanta. Dopo aver iniziato a giocare a centrocampo da bambino, Buffon ha cambiato idea e ha deciso di fare il portiere dopo aver visto Thomas N’Kono difendere la porta del Camerun ai Mondiali del 1990 in Italia. All’epoca aveva 12 anni e qualche anno dopo ha chiamato il suo primo figlio Louis Thomas proprio in onore del mitico portiere camerunense. Nel 1991 quando Buffon ne aveva solo 13, il Parma di Tanzi lo ha acquistato per il suo settore giovanile. Predestinato, a 17 anni ha esordito in Serie A in Parma-Milan 0-0 ed è stato uno dei migliori in campo. Due anni dopo è arrivato il debutto in Nazionale, con una memorabile prestazione sul campo innevato di Mosca durante lo spareggio con la Russia per un posto alla Coppa del Mondo del 1998. Entrato al posto dell’infortunato Pagliuca, il baby Buffon si è presentato in campo in maniche corte e pantaloncini e si è esibito in una serie di parate decisive nel difendere l’1-1.

Nel 2001 il Parma lo ha venduto alla Juventus, con cui ha vinto subito un paio di scudetti e giocato una finale di Champions League. Dopo la sfortunata parentesi del Mondiale 2002 in Giappone e Corea, nel 2006 Buffon è stato uno dei pochi giocatori chiave rimasti alla Juventus dopo la retrocessione in Serie B per lo scandalo Calciopoli. Un mese dopo con una serie di prestazioni sensazionali ha guidato l’Italia al quarto titolo di campione del Mondo, per poi tornare a giocare nei piccoli stadi di provincia della serie cadetta. Nel 2010, martoriato da fastidiosi problemi alla schiena, ha giocato solo una parte della prima partita contro il Paraguay con gli Azzurri eliminati al primo turno da campioni in carica. Il portiere della Juve era però regolarmente al suo posto due anni dopo per aiutare l’Italia a raggiungere la finale degli Europei 2012. Lo scorso ottobre, Buffon ha superato Fabio Cannavaro come giocatore con il maggior numero di presenze con la maglia della Nazionale a quota 140. “La motivazione è la chiave”, ha sempre detto Buffon. Il capitano azzurro ha spesso raccontato come cadde in depressione circa 10 anni fa, un problema poi superato. Nel 2011, ha sposato la modella ceca Alena Seredova, da cui però ha annunciato la separazione il mese scorso. Nell’annunciare la fine della storia, Buffon ha ringraziato la ormai ex moglie pubblicamente di non aver reso le cose difficili per lui e spera porterà i loro due figli a vederlo giocare in Brasile. Per il momento la Seredova e i ragazzi non si sono ancora visti. Ad ogni modo, Buffon ha già inciso il suo nome nel libro dei record dei Mondiali. E chissà se tra quattro anni ce lo ritroveremo in Russia, il luogo del suo debutto con l’ Italia, per i Mondiali del 2018 quando avrà 40 anni, la stessa età di Dino Zoff, uno sei suoi idoli, quando ha guidò l’Italia alla vittoria della Coppa del Mondo nel 1982.

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