Coverciano (Firenze), 20 mag. (LaPresse) – E’ un Cesare Prandelli determinato e con le idee chiare quello che si è presentato questo pomeriggio a Coverciano per il primo incontro con la stampa dal raduno della Nazionale in vista dei Mondiali in Brasile. “Noi lavoriamo per arrivare alla finale. Partiamo con la consapevolezza che la nostra organizzazione di gioco e di lavoro ci possa far arrivare in fondo anche se strada facendo incontreremo squadre forti”, è il concetto espresso dal commissario tecnico in una gremita conferenza che per la prima volta è stata tradotta in tempo reale nella Lingua dei Segni da un interprete messo a disposizione dall’Ente Nazionale Sordi (Ens). Sul debutto contro gli inglesi a Manaus, il ct ha ricordato: “E’ abbastanza semplice dire che vincerla conterebbe tanto perché porterebbe punti e spirito ma la storia insegna che negli ultimi Mondiali la Spagna perde con la Svizzera e poi vince ma a me piacerebbe iniziare il mondiale vincendo”. E che il ct voglia fare sul serio lo dimostra il ritardo con cui è iniziata la conferenza stampa, per via di una prima seduta di allenamento particolarmente intensa. “Vogliamo lavorare sulla forza”, ha spiegato. Dall’esordio mondiale contro l’Inghilterra, ai social network, dal codice etico alle vicende private del capitano Gigi Buffon, è un Prandelli che ha spaziato a tutto campo. Il ct si è anche scusato con Mimmo Criscito per una sua dichiarazione che ha ferito il terzino dello Zenit escluso dai convocati: “Era fuoriluogo. Non volevo entrare nel merito tecnico dell’esclusione ma non mi è riuscita bene”.
Un Prandelli che inevitabilmente incalzato sui singoli ha voluto principalmente sottolineare l’importanza del gruppo. “Tutti devono avere la consapevolezza che possono bastare anche pochi minuti per lasciare il segno. Dobbiamo mettere da parte l’io e mettere avanti il noi”, ha detto il commissario tecnico che però non si è potuto sottrarre a una domanda su Cassano. “L’ho trovato sereno, si è rimesso in gioco quest’anno e ha vinto. Si è reso conto che probabilmente è l’ultima occasione importante a livello professionale”, ha dichiarato. Il commissario tecnico ha parlato poi di Pepito Rossi e della sua condizione: “La scelta di Rossi ha vari motivi. Lui ha talento, una capacità straordinaria, è uno dei giocatori più importanti nel panorama italiano”. “Può essere un riferimento per il gruppo. E’ chiaro poi che che ci vuole anche condizione lo vedremo nei 10 giorni prossimi”, ha aggiunto. Prandelli ha poi spiegato di non aver convocato Toni e Gilardino “perché in attacco vogliamo manovrare in maniera diversa”. Mentre incalzato sulle vicissitudini coniugali di capitan Buffon, il ct non è voluto entrare nel merito: “Gigi ha avuto grandissima attenzione nel proteggere la privacy sua e della sua famiglia. La serenità dell’annuncio – comunque – fa capire che è mentalmente pronto per questo tipo di evento”.
Per quanto riguarda i 23 finali che andranno in Brasile, Prandelli non si è sbilanciato: “In questi giorni mi farò delle idee, ma mi auguro di avere ancora tanti dubbi perché ho visto ragazzi che sono venuti con un coinvolgimento contagioso”. Ma sulle prime convocazioni, il ct ha spiegato: “Ho pensato di ringiovanire la squadra, l’esperienza non è così determinante rispetto alla voglia di diventare protagonisti”. La prima conferenza del ritiro pre Mondiale è stata anche l’occasione per tornare sulla spinosa questione del codice etico: “Ho sognato che c’erano tre squadre massacrate con tre-quattro espulsioni e la nostra squadra era invece l’unica immacolata. Era una cosa meravigliosa e mi son detto finalmente abbiamo una squadra che gioca a calcio”. Infine il ct ha fatto il punto sul rinnovo del contratto con la Federazione: “Per quanto mi riguarda due mesi fa l’argomento era chiuso. Firmerò in un nano secondo”, ha detto Prandelli. “Se non lo abbiamo ancora fatto è perché si sta preparando in maniera dettagliata il contratto. dal punto di vista dell’essere contento e consapevole di iniziare una nuova avventura l’abbiamo già detto e ufficializzato”, ha aggiunto. Sull’argomento è intervenuto anche il vicepresidente federale Demetrio Albertini: “L’incontro c’è stato, manca solo l’aspetto legale e niente di più”. Ora le attenzioni di tutti sono concentrate esclusivamente sull’avventura mondiale.

